F1, Sergio Perez fa lo spavaldo: messaggio chiaro ai rivali

Sergio Perez è giunto al suo terzo anno nella famiglia Red Bull Racing, avendo la fortuna di essere capitato in un momento molto positivo per la squadra con sede a Milton Keynes.

Il messicano si è meritato il secondo sedile dopo una stagione 2020 di alto profilo al volante della Racing Point. Il Checo ha sfruttato tutta la sua esperienza per calarsi al meglio nella complicata realtà gestita da Christian Horner e dal consigliere austriaco Helmut Marko.

Sergio Perez (LaPresse)
Sergio Perez (LaPresse)

Il drink team ruota intorno alla figura di Max Verstappen ben prima che costui festeggiasse due titoli mondiali. Con queste consapevolezze Perez si è messo a disposizione del giovane compagno di squadra, aiutandolo in molte circostanze negli ultimi due anni. Dopo lo scatto di rabbia al termine del Gran Premio del Brasile 2022 il nativo di Guadalajara lo disse apertamente che Max avrebbe dovuto ringraziarlo per i due riconoscimenti iridati in bacheca. Probabilmente l’olandese avrebbe comunque vinto, ma l’apporto del teammate non è mancato nemmeno nei momenti peggiori come ad Abu Dhabi, dove le speranze sembravano oramai terminate.

Nel 2021, però, Sergio non riuscì a battere nel testa a testa il secondo pilota della Mercedes Valtteri Bottas. Il figlio d’arte di Jos conquistò il titolo mondiale precedendo Lewis Hamilton ma Bottas conquistò più punti del messicano, regalando di fatto l’ottavo titolo costruttori consecutivo alla Stella a tre punte.

Nella scorsa stagione Perez si è tolto due belle soddisfazioni, festeggiando il suo primo mondiale a squadre e salendo sul primo gradino del podio in due appuntamenti prestigiosi. Il messicano, infatti, ha vinto nel Principato di Monaco e sulle strade di Singapore. In entrambi i Gran Premi ad essere beffato fu Charles Leclerc, incapace di tenersi stretta la prima posizione ottenuta in qualifica. Il duello tra i due è proseguito poi nel corso della stagione perché le prestazioni della Ferrari sono crollate. Ecco il suo avvertimento per iil 2023.

Il monegasco iniziò l’annata sfidando Max Verstappen e terminò sotto gli attacchi del secondo pilota della Red Bull. Sergio Perez avrebbe anche potuto battere un record mai ottenuto dalla squadra austriaca, precedendo in classifica piloti il numero 16. Nelle ultime battute, però, il maggior talento di Leclerc gli ha consentito di tenersi stretta la seconda piazza, nonostante tutti i problemi tecnici e gli errori strategici della scuderia modenese.

Sergio Perez suona la carica

Sergio Perez si aspettava un maggiore sostegno da parte del bicampione del mondo che aveva già conquistato l’iride In Giappone. Max, però, preferì perfezionare i suoi record stagionali, conquistando ben 15 vittorie su 22 Gran Premi, oltre a 2 Sprint Race. Nessuno mai nella storia della Formula Uno era stato in grado di vincere un tale numero di gare in una singola annata, nemmeno Schumacher e Vettel nei periodi d’oro in Ferrari e Red Bull.

Perez ha concluso a 3 punti da Leclerc ma a 149 punti dal teammate. Alla vigilia della stagione Sergio Perez ha dichiarato: “Credo che i test non abbiano rappresentato il reale livello di preparazione dei vari team. In Red Bull ci sentiamo forti, e sembra che lo siamo davvero. Tutto però dipende da come la monoposto renderà nel prossimo weekend. In occasione del Gran Premio del Bahrain puntiamo ad essere consistenti”.

La RB19 si è comportata davvero bene durante i test – ha aggiunto sottolineato il messicano Le risposte dopo le modifiche che abbiamo adottato sono state buone. Ora però non vedo l’ora di correre di nuovo, per vedere come andremo in qualifica e poi in gara. Ciò che conta davvero è questo“. Il primo GP sarà un punto di partenza, ma è, chiaramente, fondamentale iniziare con il piede giusto.

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