A chi non è capitato di trovare una ammaccatura o la propria auto, pesantemente, danneggiata in un parcheggio? Ecco cosa occorre fare in certi casi.
Nelle grandi città i parcheggi sono sempre più selvaggi. E’ diventata una vera impresa riuscire a tenere la carrozzeria in ordine. Nelle manovre non tutti gli automobilisti sono attenti o capaci di effettuarle senza toccare l’auto vicina. Quando si acquista una vettura bisognerebbe considerare anche lo sforzo economico degli altri, guidando con grande rispetto.
Trovare la propria auto ammaccata dopo una sosta è diventato normale, a volte capita di subire anche un danno pesante, come un vetro rotto o peggio. E’ molto improbabile che il colpevole lasci i proprio estremi per effettuare un risarcimento. Per prima cosa, una volta che trovate un ammaccatura, vi consigliamo di fare delle foto, chiedendo a tutte le persone di zona se hanno visto qualcosa. Magari ci sono testimoni che possono dare informazioni utili sul responsabili. In molte strade, fuori dai negozi, vi sono spesso telecamere.
In caso di polizza assicurativa accessoria contro atti vandalici e i cristalli è possibile ottenere un indennizzo, ma occorre presentare la denuncia entro tre mesi dall’evento. In caso di parcheggio privato e non in strada, occorre capire se l’area era custodita e in quel caso è responsabilità del proprietario del parcheggio, mentre in caso di apposito segnale di mancato custode si esonera da eventuali danni ai mezzi presenti.
Quindi prima di pagare un parcheggio privato, anche ottime cifre, informatevi se è custodito o meno. In caso di mancato controllo non c’è alcuna tutela. In alcuni casi, come la caduta di un albero o la scarsa illuminazione, si può tentare di farsi risarcire dal Comune, ma è una pratica che, raramente, va a buon fine. Auto danneggiata da una buca? Tutte le indicazioni su come comportarsi.
Vi ricordiamo che i Comuni se ne infischiano di quanto accade sulle strisce blu. Nonostante voi paghiate un ticket, non potrete ottenere un risarcimento in caso di danni. Solo in caso di responsabilità di un parcheggio custodito sarà della compagnia che lo possiede la colpa.
Danni all’auto nel condominio
In caso di sosta in un’area condominiale, occorre fare una valutazione anche sull’accessibilità tramite chiavi e telecomandi ad un’area specifica, oppure una zona in cui è possibile subire un atto vandalico in una area percorribile da tutti. L’articolo 2051 del Codice Civile prevede che “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. In caso di problemi contattate l’amministratore di condominio che dovrà interfacciarsi con la parte amministrativa.
Può accadere che l’amministrazione provi a lavarsene le mani, ma occorre fare una analisi con un perito e comprendere se si è trattato di un atto vandalico o fortuito, come un ramo caduto a causa di un fulmine. Se non si riesce a capire la dinamica, si può sporgere denuncia contro ignoti se si è assicurati, chiedendo all’amministratore se il condominio è assicurato contro tali atti. Compra una Volkswagen, distrutta prima di ritirarla: è clamoroso.
Partite dal presupposto che se il danneggiamento avviene non sempre la legge lo considera un reato. Solo se viene accertata la volontarietà in un parcheggio pubblico, la reclusione da 6 mesi a 3 anni, oltre all’obbligo di risarcimento, è vagliato dalla legge. In caso, invece, di sosta in un area privata, decade il penale, ma la multa può arrivare sino a 80.000 euro, più l’indennizzo del danno. Vi raccomandiamo di sostare sempre in zone illuminate, magari con telecamere.
Non è un caso che molti automobilisti hanno deciso di inserire una dashcam sotto lo specchietto retrovisore oppure sul lunotto posteriore delle proprie auto per avere delle prove, anche in caso di furto. Occhio però al tema privacy, sempre più caldo per il legislatore.