Carlos Sainz ha chiuso quarto in Bahrain, al volante di una Ferrari abbastanza lenta e poco affidabile. Ecco le sue parole piene di delusione.
Peggio di così non poteva davvero andare per la Ferrari, che ha chiuso il Gran Premio del Bahrain con il quarto posto di Carlos Sainz ed il ritiro di Charles Leclerc. Si è trattato di uno degli inizi di stagione peggiori della storia per la Scuderia modenese, che non si è mai vista, se non per il lampo al via del monegasco che aveva superato la Red Bull di Sergio Perez.
La RB19 è un vero e proprio caccia, perfetta nella gestione delle gomme, di qualsiasi compound si tratti. La Ferrari è durata due giri, poi Max Verstappen ha fatto il vuoto, lasciando Leclerc a battagliare con Perez, anche se pure in quel caso si sapeva che si sarebbe trattato di un duello fittizio.
La gloriosa Ferrari, un team vincente e che ha fatto la storia di questo sport, è ormai ridotta ad essere lo zimbello del Circus, ed ormai i tempi d’oro sono lontani secoli. L’immagine di Piero Ferrari che scuoteva la testa nel box rappresenta il pensiero di tutti i tifosi, stanchi di dover vivere situazioni al limite del ridicolo.
Leclerc era in terza posizione quando è stato costretto al ritiro da un probabile guasto alla centralina, mentre Sainz è crollato nel finale, venendo sverniciato dalla fantastica Aston Martin di Fernando Alonso, terza al traguardo. Carlitos si è almeno difeso dalla Mercedes di Lewis Hamilton, che poteva fare davvero poco di più.
Tra due settimane si tornerà in pista in quel di Jeddah, nella consapevolezza che questo campionato è già chiuso, e che la Ferrari potrà puntare al massimo alla seconda posizione nel mondiale costruttori. I piloti sembrano essere demotivati, consapevoli che a Maranello sarà per loro impossibile vincere.
Sainz, che delusione alla fine della gara di Sakhir
La vergognosa prova della Ferrari fa capire che questo team va del tutto rifondato, ed a nulla servirà lavorare duramente ormai. La Red Bull ha acquisito un vantaggio tecnico che è imbarazzante rispetto alla concorrenza, la quale è capitanata proprio dal Cavallino, visto che Charles Leclerc, prima del problema, sembrava avere il podio in mano. Carlos Sainz, invece, si è dovuto arrendere all’Aston Martin di Fernando Alonso.
Al termine della corsa, Carlitos ha raccontato le proprie sensazioni ai microfoni di “SKY Sport F1“, e c’è da dire che non ha fatto troppo mistero dei guai che affliggono questa vettura. Le gomme posteriori, come ormai da anni accade, si surriscaldano durante i vari stint, e questo porta i piloti a dover spingere meno per cercare di salvarle.
Ecco le parole di Sainz: “Devo essere onesto, non pensavo di poter arrivare sul podio visto quello che si era visto qui sia nei test che durante le prove libere. La cosa si è infatti riproposta con Alonso che aveva un degrado migliore di quello nostro, soprattutto qui in Bahrain. Abbiamo un problema con le gomme posteriori, si surriscaldano, e questo non era affatto un tracciato adatto alla nostra macchina“.
Il figlio del due volte campione del mondo rally ha poi aggiunto: “Quando dovevo difendermi da Fernando, ho spinto ma ho portato le gomme in surriscaldamento, ed a quel punto ho rischiato anche di farmi passare da Hamilton. Non abbiamo molto margine per spingere durante la corsa. Occorre lavorare molto in questa direzione, gli altri hanno la possibilità di forzare di più durante lo stint. Sulla nostra vettura, invece, serve essere più conservativi per tenere a bada le posteriori. Ora andremo a casa e cercheremo di capire come migliorare, non c’è tempo“.
La prova della Ferrari è stata a dir poco incommentabile, e di questo passo non ci sarà speranza di competere per la vittoria neanche nel famoso mantra del prossimo anno. Frederic Vasseur dovrà fare piazza pulita e cercare di rifondare tutto il reparto tecnico, che non è all’altezza di tanti altri.