La supremazia della casa di Borgo Panigale in Superbike non si è arrestata nemmeno in Indonesia. Dopo la vittoria di Bautista in Gara 1, lo spagnolo si è ripetuto davanti a Razgatlioglu e Vierge.
Alvaro Bautista sta dominando il mondiale 2023. Il nativo di Talavera de la Reina ha fatto la differenza nei primi 4 round della stagione. Dopo la tripla a Philip Island, il centauro campione in carica si è ripetuto nel primo appuntamento di Mandalika. Il centauro del team Aruba ha preceduto in Gara 1, nettamente, i rider della Yamaha, Toprak Razgatlioglu e Andrea Locatelli.
Alvaro Bautista ha già accumulato un vantaggio consistente sui diretti rivali. In casa Kawasaki, Jonathan Rea, ha concluso in Gara 1 al nono posto davanti al teammate Alex Lowes. Nella Superpole Race la Ducati si è confermata competitiva e in lotta con la Yamaha. La gara è stata sconvolta da un incidente pericolosissimo in curva 2. Petrucci, Baz e Lowes si sono presi e la Kawasaki si è spezzata in due. Il rischio è stato enorme anche perché, un giro dopo, il pluricampione Rea ha rischiato di andare a sbattere sui commissari e il “cadavere” della verdona del teammate.
La bandiera rossa ha fermato la Superpole Race, ma per fortuna non ci sono state conseguenze fisiche per i piloti coinvolti. I centauri hanno ripreso la sfida e sono stati Bautista, Razgatlioglu e Rea in lotta per la prima posizione. Il pilota della Kawasaki ha fatto un sorpasso deciso su Bautista.
Usciti dalla riga nera i due hanno perso il posteriore. Il nord irlandese non è caduto, ma ha perso due posizioni, mentre il ducatista è scivolato. Toprak Razgatlioglu ha vinto in solitaria la Superpole Race e si è messo nelle migliori condizioni per Gara 2, davanti al compagno di squadra Locatelli e Lowes. Il sei volte iridato Rea, quarto, ha preceduto Bassani, Vierge e Rinaldi.
Superbike, sfida accesissima a Mandalika
La Ducati è sta costretta subito alla rimonta in Gara 2. Bautista è stato costretto a partire dalla decima casella della griglia. Davanti a tutti la doppietta blu Yamaha e quella verde Kawasaki. Allo spegnimento dei semafori il poleman Toprak Razgatlioglu ha conservato la posizione, davanti al compagno di squadra. Il campione del mondo della Ducati ha guadagnato un paio di posizioni, salendo subito ottavo. Le due Yamaha hanno provato a dare subito lo strappo, ma il turco ha commesso un errore ed è stato sverniciato da Bassani e dagli altri inseguitori.
In sella alla Ducati satellite il veneto si è preso la prima piazza, davanti a Rinaldi. I due Yamaha sono scivolati alle spalle anche ai due piloti della Kawasaki. La vera notizia di giornata è che non è la Ducati di Bautista a star davanti a tutti in lizza per la vittoria. Michael Ruben Rinaldi ha superato Bassani, conquistando la leadership di Gara 2. L’italo venezuelano ha dettato il passo, a suon di giri veloci. Per il teammate del campione del mondo 2022 è stata una occasione d’oro per rimontare nella graduatoria mondiale.
Bassani ha dovuto cedere una posizione per una penalità, ma ne ha perse due. Toprak Razgatlioglu si è preso la seconda piazza. Lowes è andato largo ed è successo di tutto poche curve dopo. Al quattordicesimo giro Van Der Mark e Oettl hanno avuto una collisione paurosa. La gara è stata sospesa con bandiera rossa. Rinaldi ha perso tutto il vantaggio che aveva conquistato. Un vero peccato per l’italiano che avrebbe potuto gestire nella seconda parte di gara e vincere con serenità.
Bautista, Ducati vola via
I piloti si sono riposizionati sulla griglia. Rinaldi è partito male ma si è inventato una frenata pazzesca per tenersi stretta la prima posizione. Al secondo posto Toprak ha fatto di tutto per mettere le ruote davanti all’italiano. Alle spalle dei primi due, Bautista è salito con un ottimo stacco di frizione in terza posizione. Lo spagnolo all’undicesimo giro si è preso la seconda piazza, superando di gran carriera il turco della Yamaha. Rinaldi con un secondo e mezzo di vantaggio sul teammate, negli ultimi 10 giri ha provato a gestire la corsa. Rea è scivolato, allentandosi dalla testa della graduatoria.
Bautista ha messo pressione nelle ultime tornate al teammate. In difficoltà con le gomme l’italo venezuelano è stato superato dal campione spagnolo. Rinaldi avrebbe potuto chiudere la doppietta Ducati, ma è andato largo. Sul podio Bautista, davanti alla Yamaha di Razgatlioglu e la Honda di Vierge.