La Dacia è ormai una marca apprezzata e stimata in tutto il mondo, ma non tutti sono a conoscenza delle sue origini e della sua nazionalità.
La globalizzazione ha permesso da tempo a tutti i cittadini del pianeta di poter godere di moltissimi benefici, con la possibilità di avere a disposizione qualsiasi automobile che venisse costruita nel mondo, con la Dacia che da qualche anno a questa parte ha ampliato decisamente i propri confini.
Ormai tutti quanti conosciamo molto bene questa marca automobilistica, con il suo nome che si è elevato sempre di più a livello internazionale, tanto da poter dare il proprio stemma anche allo stadio di Udine.
La Dacia Arena è la casa delle partite delle zebrette bianconere e questo dà così l’opportunità di poter vedere questo marchio accrescersi e ingrandirsi sempre di più, anche se perfino quando c’era l’Unione Sovietica aveva potuto rafforzare i suoi rapporti con l’occidente.
Si è trattata di una collaborazione determinante quella con i francesi della Renault, con la casa transalpina che ha fornito per tanti anni il motore solo come forma di appoggio, per poi acquistarne il 51% delle quote nel 2000.
Ma come è nato il mito della Dacia e soprattutto qual è stata la nazione che ha avuto l’intuizione vincente per poter fare in modo che questo marchio spopolasse in giro per il mondo?
La storia inizia nel 1966, un anno in cui il governo dittatoriale di Ceausescu decise che anche la Romania avrebbe dovuto produrre un’auto di Stato che sarebbe stata considerata come il fiore all’occhiello dell’industria del Paese.
Serviva però avere delle collaborazioni che permettessero di poter creare una vettura alla portata di tutta la popolazione, ma che allo stesso tempo potesse essere di buone fattura, motivo per cui il dittatore ascoltò le varie offerte di grandi marche occidentali e alla fine vinse la Renault.
La produzione iniziale sarebbe stata quella della Dacia 1100, una vettura che si rifaceva alla Renault 8 e che sarebbe stato prodotta da quell’anno nella sede centrale di Pitesti, una città con poco più di 150 mila abitanti che è famosa in tutto il mondo proprio per l’azienda.
La Dacia nasce a Pitesti: la città cambia volto
In realtà attualmente la sede centrale della Dacia non si trova più all’interno dei confini di Pitesti, bensì nella vicina Mioveni, un altro paese che è cresciuto tantissimo grazie al lavoro della Dacia.
L’azienda si è sviluppata nel Sud del Paese, non troppo lontano dalla Capitale Bucarest, nella regione di Muntenia, nel distretto di Agres, un territorio che ha conosciuto un’altissima percentuale di persone che vi hanno preso la residenza proprio per poter lavorare nell’azienda automobilistica.
Da qualche anno però non è soltanto questa la sede nelle quali vengono prodotte le Dacia, ma il suo marchio in Europa non vuole delocalizzare dalla Romania e da questa sede centrale, infatti sarebbe un danno enorme per l’economia locale.
Gli altri tre distaccamenti si trovano uno in territorio asiatico, ovvero a Chennai in India, mentre le restanti due sono entrambe in Africa, con il Marocco che ospita la Dacia sia a Casablanca che a Tangeri.
Lo sviluppo della casa rumena dunque si è fatto sempre più evidente, con la Dacia che da diversi anni è diventata una delle utilitarie di maggior prestigio, con uno dei migliori rapporti qualità/prezzo in assoluto.
Ormai non è più un’auto statale, ma il suo legame con la Madre Patria Romania è sempre stato molto forte e dall’Est Europa è sicuramente una delle macchine più vendute.