La MotoGP sta per ripartire, con l’Aprilia prima candidata a sfidare il dominio della Ducati. Si riapre una polemica già ben nota ai fan.
La stagione di MotoGP targata 2023 è alle porte, e tra poco più di una settimana si tornerà in pista a Portimao per l’ultima tornata di test invernali dopo quelli di Sepang. Il Gran Premio del Portogallo andrà invece in scena il 26 di marzo, ed è solo in quel momento che andremo a farci un’idea sui valori in campo.
Per il momento, la situazione pare già abbastanza chiara, con l’armata Ducati che vuole cannibalizzare questa MotoGP, con l’Aprilia in agguato e tutti gli altri più lontani. Nelle ultime ore, si è riaperta una polemica che non sa certo di novità, ma che può portare ad importanti cambiamenti.
MotoGP, Massimo Rivola contro le otto Ducati in pista
La MotoGP ha perso un costruttore importante come la Suzuki con la fine della passata stagione, ed al via ne sono rimasti soltanto cinque. Come detto, le grandi favorite sono le case italiane, vale a dire Ducati ed Aprilia, le quali sono pronte a sfidarsi, nella speranza che la casa di Noale renda meno noioso del previsto un campionato che pare già scritto.
Il costruttore di Borgo Panigale ha anche un altro grande vantaggio rispetto ai rivali, ovvero quello di poter contare su otto moto in pista. Le Desmosedici GP22 sono affidate al Gresini Racing ed al Mooney VR46 Racing Team, mentre la nuova GP23 è per il team ufficiale e per la Pramac.
La Yamaha avrà soltanto le due factory, visto che il team RNF si è unito all’Aprilia, che per la prima volta potrà contare su quattro moto, lo stesso numero della Honda considerando la coppia ufficiale e quella affidata al team LCR gestito da Lucio Cecchinello.
Insomma, per la Ducati si tratta di un gran bel vantaggio numerico, sia in termini di strategia che per quello che riguarda la raccolta dati, uno dei segreti del dominio odierno. Su questo tema è tornato ad esprimersi Massimo Rivola, team manager dell’Aprilia, che non è affatto d’accordo sulla vicenda.
Ecco le sue parole in un’intervista concessa a “Speedweek.com“: “Credo che le regole debbano essere cambiate, visto che andrebbe imposto un numero massimo di squadre per ogni costruttore. Se c’è una lotta che vede protagonista una sola casa, non verrà mai ottenuto lo spettacolo richiesto. La MotoGP deve allontanarsi dal concetto di monomarca. Quasi la metà dei posti in griglia è riservata per una sola casa costruttrice, e credo che in tal senso vada cercato un accordo“.
Rivola ha poi aggiunto: “Se fossi nella Ducati, farei sospendere tutti i test, perché hanno così tante moto in pista, e poi, in contemporanea, non è proprio il massimo vedere due sole Yamaha al via. Proprio per questo motivo, chiedo che si faccia chiarezza e che venga introdotta una regola che determini un numero massimo di moto al via per ogni casa“.
L’ex membro della Ferrari in F1 e responsabile della Driver Academy del Cavallino ha chiesto anche alcune modifiche tecniche alle moto: “Questa categoria sta subendo un grande sviluppo negli ultimi anni, ma se andremo avanti in questo modo, le moto diventeranno troppo grandi per le piste dove si corre attualmente“.
Rivola ha parlato, come suo solito, in maniera molto chiara, ed anche questo tema è interessante. Lo spettacolo è uno dei temi, visto che i sorpassi, soprattutto per cause aerodinamiche, stanno diventando molto rari. Per risollevare lo show, la Dorna ha puntato sulle Sprint Race, ma ci sono molti dubbi sul fatto che questa sia la soluzione.
Con ogni rispetto per una grandissima Ducati, occorre augurarsi che la stagione 2023 sia davvero divertente e che non risulti un monologo, che sarebbe l’ultima cosa di cui la top class del Motomondiale necessita in questo momento. Già vedere un duello tra due case italiane sarebbe bellissimo, e visti i responsi dei test non pare così scontato che le cose non possano andare in questa direzione.