Una curiosa statistica accomuna Fernando Alonso e Niki Lauda e in questo momento sta facendo sognare il tifo spagnolo della F1.
La F1 ha cominciato il suo Mondiale 2023 come meglio non poteva. Con un Max Verstappen sempre più dominante ma anche con una sorpresa che ha fatto impazzire i fan del Circus. Sì perché a dare vero spettacolo in Bahrain non sono state le Red Bull o la sfida con la Ferrari ma un vecchietto terribile come Fernando Alonso, capace di portare l’Aston Martin a un podio che a bocce ferme sembrava pura utopia. Invece la “verdona” ha confermato i segnali ottimi che erano arrivati dai tre giorni di test. La scuderia inglese, che monta un motore Mercedes, è sembrata una delle vetture più stabili soprattutto nei curvoni veloci e ha impresso un ritmo che ha fatto davvero stropicciare gli occhi, soprattutto agli avversari.
Ma soprattutto quello che ha emozionato è stato rivedere un Alonso finalmente battagliero come ai bei tempi, capace di sorpassi al limite ma sempre molto belli nei confronto di Russell ed Hamilton, non due di poco conto. L’asturiano è stato uno spettacolo anche nei team radio, dove ha sfoggiato l’ironia dei bei tempi ma ha anche caricato box e tifosi, segno che davvero si sente come non mai.
E in queste ore è tornato di moda un paragone che già nelle scorse settimane qualcuno aveva azzardato senza però una base su cui appigliarsi. E riguarda un altro grande campione del passato come Niki Lauda.
Il paragone tra Nando e Niki non è però così azzardato, se vogliamo vederlo proprio oggi alla luce di quanto accaduto in Bahrain. Innanzitutto l’indimenticato campione austriaco si ritirò proprio come Alonso una prima volta nel 1979 quando era stato campione del mondo per due volte, entrambe con la Ferrari. Lo spagnolo invece vinse i suoi titoli nel 2005 e 2006 con la Renault, per poi dire addio a fine 2018.
Alonso che poi è tornato in pista nel 2021 dopo due anni in cui ha tentato altre avventure, tra IndyCar e Le Mans, proprio come fece all’epoca Lauda, che dopo l’esperienza in Brabham decise di tornare in F1 con la McLaren. Ed è qui che i destini dei due campioni potrebbero unirsi veramente. Infatti Niki nella sua seconda avventura conquistò il suo terzo e ultimo titolo iridato, proprio alla terza stagione dal suo rientro. E anche Fernando ora è alla sua terza annata in F1 di questa sua “seconda vita”.
Può bastare? Neanche per sogno, perché il filo che lega Alonso a Lauda è ancor più stretto. Infatti l’austriaco vinse il suo terzo Mondiale con un team inglese (la McLaren) che aveva una monoposto spinta da un motore tedesco, allora il Porsche. E guarda un po’ il caso, l’asturiano corre con Aston Martin, team inglesissimo, che monta un motore Mercedes, per l’appunto tedesco. Insomma, gli indizi ci sono tutto per vedere il passato ripetersi ancora. E proprio come nel 1984, sarebbe il trionfo dell’esperienza in F1. Ma soprattutto di un campione che non vuole smettere di stupire.
Quella di Lauda poi va sottolineata come una impresa che in pochi in realtà hanno compiuto nel mondo della F1. Basti pensare che al momento è riuscito oltre all’austriaco a vincere un titolo dopo un primo ritiro solo un altro grande come Alain Prost, con il francese che nel 1993 con la Williams portò a casa un Mondiale dopo un solo anno di stop dal Circus.
Altri piloti sono riusciti a tornare e anche a vincere qualche GP, vedi Kimi Raikkonen e Nigel Mansell, ma si sono fermati a queste “piccole” ma significative imprese. Ora vedremo dove potrà arrivare invece Alonso.
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