Il contratto di Lewis Hamilton con la Mercedes scadrà al termine del 2023. Potrebbe avere voglia di provare una nuova esperienza secondo un noto giornalista.
Gli anni d’oro di Lewis Hamilton in Mercedes sembrano ormai un lontano ricordo. La perdita dell’ottava corona, per mano di Max Verstappen, dopo un duello accesissimo nel 2021 ha lasciato delle pesanti scorie nella mente del fenomeno di Stevenage. Il #44 sperava di avere in dote una wing car di alto profilo per potersi vendicare della sconfitta di due anni fa.
Nel 2022 la pazienza del sette volte iridato è già stata messa a dura prova. All’ultimo atto del campionato scorso fecero scalpore le parole del campione che, apertamente, disse di essere felice di non mettere più piede nella W13. Per un vincitore 103 Gran Premi in carriera non riuscire nemmeno a festeggiare una vittoria è un duro colpo. Per la prima volta dal debutto nel 2007, Lewis non ha calcato il primo gradino del podio.
Nel 2023 le cose potrebbero ripetersi e sarebbero inaccettabili. La Mercedes ha confermato la medesima filosofia progettuale dello scorso anno. La wing car “senza pance” non aveva dato buoni riscontri, sia in termini di velocità che di agilità nei tratti misti. L’erede della W13 non rimbalza ad alte velocità come una pallina impazzita ma non è risultata, comunque, competitiva in Bahrain.
Lewis Hamilton ha terminato la corsa alle spalle delle due inarrivabili Red Bull Racing di Verstappen e Perez, dell’AM di Alonso e della Ferrari di Sainz. Tra le due Mercedes si è infilato un Lance Stroll a mezzo servizio. Il #44 vuole lottare per l’ottava corona ma se dovesse lasciare la Mercedes a fine anno, dove potrebbe inseguire i suoi sogni?
F1, il futuro di Sir Lewis
L’anglocaraibico, forse, ha già realizzato che anche quest’anno non potrà vincere. Rinnovare il contratto avrebbe dell’assurdo, alle condizioni attuali. Le alternative quindi sono tre: appendere il casco al chiodo, puntare ad un altro top team oppure sperare in una versione B, e poi C della wing car teutonica. Quest’ultima opzione è la più rischiosa per un pilota di 38 anni. In Bahrain la W14 ha chiuso a 50 secondi dalla RB19.
Lewis potrebbe anche fare un azzardo, come accaduto nel 2012 in McLaren, decidendo di firmare un contratto per un altro top team. Esclusa l’ipotesi Aston per ovvi motivi (il figlio del boss è intoccabile e Alonso è appena arrivato) l’unica reale alternativa sarebbe la Ferrari. Ross Brawn e Niki Lauda gli mostrarono un futuro radioso in vista dell’era ibrida della F1. La Scuderia modenese è in difficoltà, ma ha sempre il suo appeal iconico. F1, Hamilton come Schumacher? L’ex Ferrari avanza un’idea curiosa.
Lewis Hamilton in bilico
Intorno a Lewis si potrebbe costruire una super squadra, magari convincendo qualche tecnico e uomo fidato del #44 a sposare il progetto. La casa italiana non ha problemi di soldi e potrebbe proporre un contratto faraonico. L’arrivo di un 7 volte iridato avrebbe un impatto clamoroso. Significherebbe separarsi, con un anno di anticipo, da uno dei due Carli, ma la squadra più vincente della storia della F1 avrebbe bisogno di un campione, di una guida in una fase di rinascita.
Toto Wolff predica calma, provando a convincere Lewis, ma sta venendo a mancare la bontà di un progetto tecnico di alto profilo. L’austriaco, sul Daily Mail, ha dichiarato: “Non ha senso parlare della situazione dei piloti per il 2024. Dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione, i piloti, gli ingegneri e il management, piuttosto che gettare la spugna“.
L’esperto Jonathan McEvoy è convinto che la permanenza in Mercedes non sia così scontata. Lewis potrebbe guardarsi intorno già nelle prossime settimane. Il noto giornalista, sulle colonne della magazine britannico, si è posto il seguente quesito: “Ma cosa succederà se la Mercedes non è la super squadra che era una volta? E se l’Aston Martin fosse potenzialmente in lizza nelle prossime gare e anni?” E se la Ferrari, aggiungiamo noi, si convincesse di stravolgere la GeS e riconsegnare nelle mani di un campione navigato le chiavi della monoposto del futuro. Del resto, come sta dimostrando Fernando Alonso, a volte, l’età può essere solo un numero.