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Formula 1

L’ex F1 ha una teoria sulla Red Bull: la Ferrari torna in gioco?

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Giovanni Messi

Tra la Red Bull ed il resto dei team di F1 pare esserci un abisso, ma un ex pilota vede una possibilità per i rivali. Ecco di cosa si tratta.

Il mondiale di F1 targato 2023 pare aver già preso una direzione abbastanza definitiva, con la superiorità schiacciante della Red Bull che ha ammutolito le speranze dei rivali in quel di Sakhir. La gara inaugurale della nuova stagione ci ha riportato ai tempi della dittatura Mercedes, quando Lewis Hamilton rifilava un secondo al giro agli altri senza mai dare l’impressione di dover forzare troppo.

F1 Red Bull RB19 con Verstappen in Bahrain (LaPresse)

Questa fortuna è ora nelle mani di Max Verstappen, ovvero il nuovo riferimento per il mondo della F1. Il due volte campione del mondo, dopo tanti anni passati ad inseguire ed a faticare per cercare di raggiungere le prime posizioni, ha ora a disposizione una macchina da guerra, che fa ciò che vuole durante le gare.

Nelle ultime ore, un ex pilota ha segnalato quello che potrebbe essere l’unico problema di questa mostruosa RB19, ovvero un guaio legato all’affidabilità di una particolare parte della monoposto. Tuttavia, pare una speranza troppo fiacca a cui i rivali tenteranno di attaccarsi.

F1, Martin Brundle ed i piccoli problemi della Red Bull

Durante il Gran Premio del Bahrain, prima tappa della stagione di F1 targata 2023, Max Verstappen ha parlato di alcune problematiche relative alla scalata delle marce, avvenute durante i primissimi giri di gara. Il campione del mondo si è lamentato varie volte con il proprio ingegnere, Gianpiero Lambiase, ma alla fine tutto si è risolto.

All’indomani della doppietta della Red Bull, alcune testate hanno riportato una notizia abbastanza allarmante per la concorrenza, affermando che Verstappen e Sergio Perez avrebbero azionato la strat-5, ovvero una mappatura che ha portato all’abbassamento della potenza della power unit Honda, per evitare potenziali guai.

L’ex pilota Martin Brundle ha dato una visione abbastanza chiara della situazione, durante la sua analisi per “SKY Sports F1 UK“. Ecco cosa ha detto: “Per la prima volta da quando è iniziata l’era turbo-ibrida, la Red Bull è riuscita a piazzare una doppietta in qualifica per poi ribadirla anche in gara. Dopo la fine della corsa ho parlato con alcuni membri della squadra, ed è diventato abbastanza chiaro come non fosse andato tutto liscio“.

Brundle ha poi approfondito la vicenda: “Entrambe le auto avevano alcune parti nuove, installate durante il regime di parco chiuso, relativamente ai tubi dove passa l’olio. Durante la corsa, entrambe le monoposto hanno dovuto gestire dei problemi relativi al cambio. Al momento, per loro non è un problema, perché se Max avesse voluto avrebbe potuto dare 10 secondi in più a tutti, ma è chiaro che se avessero meno vantaggio e dovessero incappare in alcune penalità, lo scenario sarebbe differente“.

Lo stesso Verstappen, dopo la fine della gara, aveva detto: “Credo ci sia stato qualche problema legato alla frizione, ed è una cosa che soprattutto su questa pista, dove devi gestire il consumo delle gomme posteriori, può causare dei problemi. Per questo, abbiamo dovuto gestirla per gran parte della gara“.

La Red Bull può permettersi di andare più piano

La Red Bull è talmente superiore agli altri che ha potuto gestire la RB19 senza mandarla mai al massimo, ed è chiaro che la F1 ha bisogno di tutto fuorché di un dominio così netto. Stefano Domenicali, CEO di Liberty Media, ha detto che il team di Milton Keynes soffrirà nella seconda parte di stagione per via della penalità legata al Budget Cap, che potrebbe limitare gli sviluppi della monoposto.

Red Bull RB19 con Verstappen in Bahrain (ANSA)

Il vantaggio visto in Bahrain è però un segnale molto allarmante e che non può non spaventare la concorrenza, e già dall’Arabia Saudita si capirà meglio l’andamento di questo campionato. Il Circus tornerà in pista tra una settimana esatta per le prove libere di Jeddah, nella speranza che ci sia un maggiore equilibrio.

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Giovanni Messi
Tags: Primo Piano

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