Il boss Mercedes Wolff è uno dei manager più vincenti e ammirati della F1. Ma quali sono i bolidi in suo possesso? Non mancano le sorprese.
Se c’è un personaggio discusso e allo stesso tempo stimato del Circus attuale, quello è certamente Toto Wolff. Il responsabile del muretto Mercedes nel giro di pochi anni è riuscito a passare da semplice azionista della Williams a manager di piloti e appunto dirigente della Stella, con cui ha dominato dal 2014, anno di avvio dell’era ibrida della massima categoria, al 2021 per quanto concerne la coppa costruttori.
Alla luce di una carriera tanto gloriosa, va da sé che il viennese si è potuto costruire un garage privato di tutto rispetto. Ma quale auto utilizza per i suoi spostamenti? Da quanto si può apprendere, la macchina più utilizzata è una EQ. Ma tra le sue mani sono passati diversi bolidi anche italiani, nella fattispecie di provenienza Maranello.
Quali sono le auto di Toto Wolff?
Proprio quest’ultimo dettaglio non deve sorprendere. Il boss di Hamilton e Russell ha in più di un’occasione dichiarato di essere un grande amante della Ferrari e delle sue splendide produzioni.
Tra quelle a lui appartenute non si può non citare la bellissima F40. Realizzata dal Cavallino dal 1987 e il 1992 (quella dell’austriaco è del ’90), da molti è definita come la prima hypercar del marchio. Dotata di un potente motore V8 biturbo da 2,9 litri, è capace di erogare 478 cv, per una velocità di punta di 326 km/h, con passaggio da zero a cento in 4,1 secondi. Completamente restaurata dal Dipartimento Ferrari Classiche, quando il dirigente l’ha messa all’asta contava solo 5500 km alle spalle. La sua caratteristica principale sta nel valore simbolico. E’ stata infatti l’ultima nata della Casa modenese con patron Enzo ancora in vita. Proprio per questo aspetto era stata valutata due milioni di euro.
Ciò che è curioso è il motivo che ha spinto il buon Toto, ad un certo punto, a disfarsene. La paura di essere intercettato per la strada nell’abitacolo di un mezzo concorrente rispetto al costruttore che rappresenta.
Detto ciò, nel box del 51enne si è affacciata pure una Ferrari Enzo. A vendergliela era stato nel 2014 proprio quel Tom Hartley Jnr, esperto organizzatore di aste. Anche in questo caso, parliamo di una perla con pochi chilometri percorsi avevano coperti appena 2000. Prodotta tra il 2000 e il 2004, ne uscirono sul mercato appena quattrocento esemplari.
E cosa dire de LaFerrari Aperta, vero gioiello ad alimentazione ibrida, uscito dalla fabbrica emiliana tra il 2013 e il 2016. Impreziosita dall’HY-KERS d’ispirazione F1, vanta un propulsore V12 da 800 cv, con salto da fermi a 100 km/h in appena tre secondi e una top speed da 350 km/h. La sua peculiarità stava nella creazione su invito. Una delle 210 è andata appunto al capo delle Frecce Nere. Rossa con diversi elementi in fibra di carbonio, era stata valutata ad un prezzo di 2,5 milioni di euro.
Chiudiamo con la Mercedes SL65 AMG Black Series del 2008. Anche in questo caso l’unità motrice è un V12, 6,0 litri con turbocompressori e un intercooler più grandi rispetto alla versione standard. Diversi pure il sistema di scarico e la centralina. La potenza è di 670 cv, con un balzo a 100 km/h in 3,8 secondi e una velocità massima di 320 km/h seppur limitata elettronicamente.