Il calendario ingolfato della F1 ha portato la FIA ad introdurre alcune importanti novità. Alcune sono previste per i prossimi mesi.
La Federazione Internazionale dell’Auto e le scuderie iscritte al campionato di F1 sono finalmente giunte ad un accordo. Dopo tanto discutere si è arrivati alla conclusione che sulla scia di quanto succede in estate, pure in inverno le fabbriche saranno costrette a chiudere per garantire allo staff un po’ di meritato riposo.
La decisione è stata presa a seguito dell’ulteriore allungamento della stagione. Ventitré round a cui vanno aggiunte sei Sprint Race, sono davvero un impegno massiccio. Uno sforzo fisico e mentale capace di buttare a terra chiunque. Per quanto la serie ha voluto andare incontro alle necessità di rifiatare del personale.
A partire dal prossimo inverno, quindi da fine dicembre, per nove giorni, i quartier generali dove vengono sviluppate le monoposto dovranno rimanere off-limits. In pratica, come già avviene ad agosto, quando vige l’obbligo di serrata per due settimane.
Nel 2022 i vertici della categoria erano già intervenuti allungando i tempi del coprifuoco durante i fine settimana di gara così da rendere un po’ più agevole la vita di tecnici, meccanici e in generale dei vari membri delle squadre. Ma il livello di dedizione demandata a tutti è talmente elevata da aver richiesto l’individuazione di un altro aiutino.
Dunque tra il GP del Belgio, per la prima volta anticipato a fine luglio, e quello d’Olanda nel tardo agosto, i dipendenti delle scuderie avranno quattordici giorni di tranquillità prima della battaglia finale, composta da diverse trasferte oltreoceano tra Asia, Stati Uniti, Sud America ed Emirati Arabi. Mentre una volta terminato il campionato a fine novembre, lavoreranno un altro po’ sulla macchina dell’anno successivo, prima di potersi godere la famiglia fino dopo il Capodanno. Come detto una prima assoluta per la top class dell’automobilismo.
A fronte della volontà di Liberty Media di accrescere il numero degli eventi in calendario, così da accontentare i Paesi interessati a farsi pubblicità su una piattaforma globale e largamente seguita come quella del Circus, la F1 Commission ha accettato di ascoltare il grido d’allarme dei lavoratori stremati e imporre una seconda sosta. In questa maniera nessuno, d’ora in poi, potrà dedicarsi alla preparazione per l’annata dopo, ma dovrà contemplare il rispetto dello stop alle attività.
Sul finire del Mondiale passato, il responsabile del muretto Mercedes Toto Wolff così spiegava: “Buona parte dei team principal vorrebbero replicare quello che si fa durante il periodo estivo. Almeno a partire da Natale fino al nuovo anno, per due settimane”, aveva condiviso con i media un bisogno e un’intenzione capace di unire big e indipendenti.
Dopo numerosi confronti, le parti sono arrivate ad un punto d’incontro. Precisamente, è stato stabilito che ogni reparto dovrà essere inaccessibile per circa una decina di giorni, nello specifico a partire dal 24 dicembre, fino ai primi giorni del nuovo anno. La chiusura forzata interesserà non solo i dipartimenti che si occupano della progettazione del telaio, ma pure quelli che studiano e sviluppano la power unit.
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