In MotoGP, per anni, Valentino Rossi, Casey Stoner, Marc Marquez hanno infiammato il pubblico. Il parere dell’esperto ha svelato una curiosità sul Dottore.
La MotoGP ha vissuto un’epoca meravigliosa nel decennio scorso, grazie alle sfide tra Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez, oltre agli ultimi sussulti mondiali di Casey Stoner. La classe regina attirava fan da tutto il mondo sulle tribune e l’audience in TV era alle stelle. Tutto ruotava intorno alla figura di Valentino Rossi che, grazie ad un carattere irriverente, aveva creato delle rivalità in pista accesissime.
Dopo aver vinto i primi titoli mondiali in Honda e, confermatosi in sella alla Yamaha M1, il Dottore si ritrovò ad essere sconfitto da quel fenomeno australiano chiamato Stoner. Quest’ultimo trovo un feeling spettacolare sulla Ducati Desmosedici riuscendo, nel 2007, a sbaragliare la concorrenza e vincere il suo primo mondiale in MotoGP.
A quell’epoca i diretti rivali del ducatista erano Dani Pedrosa della Honda e Valentino Rossi della Yamaha. in seguito arrivò in top class un giovane spagnolo, all’anagrafe Jorge Lorenzo, che sin dal suo esordio nella casa di Iwata fece la differenza. Il #46 non riuscì a dormire sonni tranquilli finché non prese la decisione, dopo il mondiale vinto dal maiorchino nel 2010, di passare alla casa di Borgo Panigale. Per il nove volte iridato sarebbe stato un successo clamoroso vincere su tre moto diverse, tuttavia non riuscì a conquistare neanche un singolo Gran Premio.
Nel frattempo in MotoGP, dopo il ritiro di Stoner in Honda, si affacciò sul grande palcoscenico Marc Marquez che, sorprendentemente, fu in grado di compiere un’impresa che non era riuscita neanche a Valentino Rossi. Il nativo di Cervera vinse al debutto in top class in sella alla Honda nel 2013 e si riconfermò anche nell’anno successivo. Marc Marquez ora vuole la Ducati? Ecco come stanno veramente le cose.
Valentino Rossi e una sfida tra titani
Tutti e tre si ritrovarono a sfidarsi per la corona iridata del 2015, ma ben presto si capì che sarebbe stato un testa a testa tra i due centauri della Yamaha. Tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi si infilò con prepotenza il catalano della Honda che rappresentò una spina nel fianco, ma solo per il centauro di Tavullia. Per il Dottore fu la fine del suo sogno di conquistare il decimo titolo iridato, tuttavia per i fan della MotoGP erano anni spettacolari.
Oggi c’è un campione italiano e una Ducati fortissima, ma con il ritiro di Stoner, Lorenzo, Pedrosa e dello stesso Valentino Rossi al termine del 2021, si è creato un vuoto enorme. Per anni i tifosi si sono domandati chi, a parità di età e di moto, avrebbe potuto vincere di più tra Stoner, Rossi e Marquez. A questa domanda ha risposto il tecnico Marco Rigamonti, da quasi 20 anni nella casa di Borgo Panigale.
Ducati, parla Rigamonti
“Valentino aveva una mente straordinaria – ha dichiarato Rigamonti a Slick-Magazine – era capace di mettere tutti in difficoltà, anche chi era più forte di lui. Casey aveva un talento eccezionale nella guida, più di Valentino, ma non riusciva a reggere la pressione: quando arrivava in griglia di partenza aveva la nausea, l’ansia lo mangiava vivo, voleva andare a casa. Anche questo l’ha spinto a ritirarsi. Più forte di loro, secondo me, c’è solo Marquez…perché è l’unione perfetta dei due: Marc unisce al talento di Stoner, la tenuta mentale di Rossi”.
Il Dottore è stato anche molto limitato in Ducati, a causa di un cambio di regolamento. Nel 2009 il passaggio alle gomme Bridgestone, uguali per tutti, rappresentò un duro colpo per Rossi. Il problema si acuì in sella alla Desmosedici. “Durante gli anni di Stoner tutti elogiavano il nostro sistema anti-impennata. Quando Valentino iniziò a provare la nostra moto chiese come mai fosse stato disattivato…invece non avevamo mai avuto quella tecnologia”, ha raccontato Rigamonti.