Come si chiamava un tempo l’Audi? Svelato il mistero

Tanti anni fa il marchio Audi aveva un altro nome. Oggi il brand fa parte del Gruppo Volkswagen. Ecco il motivo per cui fu cambiato il nome.

Il marchio Audi è nato grazie all’intuizione geniale di August Horch, noto per essere uno dei primi ideatori e sviluppatori dell’industria automobilistica europea. Nel 1899 l’imprenditore tedesco fondò a Colonia la società Horch & Cie per la realizzazione delle prime automobili della storia.

Audi Logo (Adobe Stock)
Audi Logo (Adobe Stock)

Nel giro di poco lo stabilimento crebbe di dimensioni, dando vita ad una vera e propria casa produttrice di alto profilo. Il creatore del marchio dopo la laurea ingegneria aveva lavorato nell’ambito navale e al fianco del mitico Karl Benz, considerato l’inventore dell’autovettura. Se state pensando al marchio Mercedes Benz avete fatto bingo.

Dopo il periodo formativo con uno dei maggiori personaggi della storia dell’industria delle quattro ruote, inserito anche nell’Automotive Hall of Fame, Horch riuscì con successo a lanciarsi nella realizzazione autonoma delle prime vetture. L’azienda crebbe e nel consiglio di amministrazione lo stesso creatore del marchio fu criticato per investire molti fondi per i suoi esperimenti. Nel 1909 Horch lasciò l’azienda e decise di investire i propri risparmi nell’acquisto di un terreno a pochi metri dalla sua precedente società.

La nascita dell’Audi

August Horch non poté usare il suo cognome per il brand, dato che era già stato registrato. A quel punto fece tradurre il suo cognome in latino ricavandone una nuova parola che usò per il suo nuovo marchio. Dal tedesco antico, infatti, il termine “horch” corrisponde all’imperativo del verbo “horchen”, ovvero “ascoltare” in italiano. In latino si può tradurre con il verbo “audire”. Nel 1909 nacque così l’Audi in Sassonia.

Il marchio fece subito scalpore con la Typ A, la prima Audi della storia. Il creatore decise di chiamare le sue vetture con le lettere dell’alfabeto. Nacquero così anche le Typ B, Typ C etc. Con la Type C il marchio tedesco fece il suo debutto anche nel mondo delle corse vincendo la prestigiosa corsa della Österreichische Alpenfahrt, ovvero in italiano, la “Corsa Alpina dell’Austria”.

L’Audi crebbe tantissimo finché non scoppiò il primo conflitto mondiale. Horch fu costretto a trasformare le proprie vetture private in militari, destinandole all’esercito dell’impero tedesco. Le automobili erano così ben fatte che l’imprenditore ricevette delle mansioni amministrative da parte dell’esercito. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale la gamma dell’Audi giunse fino alla Type G.

Il nuovo nome e la rinascita

Terminato il periodo postbellico di inflazione Horch, nel 1920, decise di lasciare l’Audi per dedicarsi al suo ruolo amministrativo. Sull’orlo della bancarotta l’azienda fu salvata dal danese Jørgen Skafte Rasmussen, titolare della Zschopauer Motorenfabrik, meglio conosciuta come DKW. L’imprenditore acquistò il maggiore pacchetto azionario, ma nonostante il passaggio di mano l’azienda ebbe dei problemi economici.

Si procedette ad una fusione tra marchi, ossia la Horch e la Wanderer, per la creazione della Auto Union. Una nuova realtà industriale che propose veicoli economici e auto a prezzi elevati. Tutti i modelli Audi precedenti furono sostituiti dalla Type UV Front. Audi Q3, in arrivo un restyling: ecco come sarà (VIDEO).

L’Auto Union avrebbe dovuto far sparire, definitivamente, il marchio Audi ma a tenerlo in vita fu sempre August Horch, entrato nel consiglio d’amministrazione del nuovo brand. Con il passaggio poi al gruppo Volkswagen il marchio Audi ebbe il suo riscatto, diventando uno dei più noti e apprezzati al mondo.

Gestione cookie