La Ferrari ha partecipato con la sua nuova Hypercar, la 499P, al prologo del FIA WEC a Sebring. Ecco com’è andata nel dettaglio.
I test del FIA WEC andati in scena nello scorso fine settimana a Sebring hanno proposto il primo confronto ufficiale tra i vari costruttori. La Ferrari ha portato in pista la nuova Hypercar, la 499P che dovrà riportare il Cavallino nel posto che merita nel mondo dell’endurance, ma è ovvio che non sarà affatto semplice vista la grande concorrenza.
La Toyota sembra poter fare ciò che vuole, e l’unica che è stata in grado di avvicinarsi seriamente all’1’48”208 stabilito dalla #7 di Jose Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway è stata la Cadillac #2, che ha svettato nella sessione del sabato pomeriggio. La sensazione è che le GR010 Hybrid, come era logico attendersi, siano in vantaggio, ma che gli altri non vogliano restare a guardare.
La Ferrari ha accusato costantemente un gap di un secondo al giro ogni volta che le vetture hanno cercato un giro di qualifica, ma è ovvio che non possiamo conoscere i carichi di benzina e le potenze dei motori. Ciò che è apparso più chiaro è che la Rossa e le Porsche abbiano molto da lavorare, mentre la suddetta Cadillac sembra l’alternativa più credibile ai siluri giapponesi.
La giornata di domenica non è iniziata benissimo per la Ferrari, visto ciò che è accaduto alla 499P #51 pochi minuti dopo il semaforo verde della sessione mattutina. James Calado è infatti finito contro le barriere di protezione alla prima curva, pare per un suo errore di guida. Il britannico, che divive la Rossa con Alessandro Pier Guidi ed Antonio Giovinazzi, è stato tradito dalla gomma fredda, compromettendo la giornata di prove.
La #51 è infatti risultata gravemente danneggiata e non è riuscita a scendere più in pista, disertando del tutto il turno pomeridiano. La #50 ha invece girato con Miguel Molina, che si è però preso un secondo di distacco dalla Toyota di test. Se vogliamo mettere per un attimo da parte la solita teoria del “sono solo test“, è chiaro che questi sono più o meno i distacchi che dovremo vedere nel week-end di gara, visto che si sono ripetuti ogni qualvolta che le macchine andavano in pista.
La Ferrari deve mettere a posto alcune aree, anche se è apparsa molto in forma sulle velocità di punta. Lo stesso Molina, sulla #50, ha fatto registrare la top speed del prologo, arrivando a 294,7 km/h, la stessa vetta toccata dalla Peugeot #94 di Loic Duval. La Toyota #7 di Jose Maria Lopez segue da vicino a quota 293,7, mentre Cadillac e Porsche sono leggermente più lente.
La Ferrari e la Porsche sono quelle che dovranno crescere di più per pensare di giocarsi la vittoria sin dalla Mille Miglia di venerdì, che aprirà la stagione del FIA WEC e che scatterà alle 17 ora italiana. Non ci dobbiamo stupire del fatto che la Toyota sia il riferimento assoluto, visto che la GR010 Hybrid è al suo terzo anno, mentre le rivali sono auto nuovissime.
La casa giapponese, che viene da cinque vittorie di fila alla 24 ore di Le Mans, ha apportato alcune modifiche che hanno affinato questo progetto, nell’attesa che nel 2024 ne arrivi una nuova di zecca. La Cadillac pare la sfidante più accreditata, con la #2 di Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook che è in gran forma. Questo modello ha debuttato alla 24 ore di Daytona, venendo battuta dalla Acura, ma ha già messo in mostra un’affidabilità a prova di bomba.
Inoltre, seppur con la versione precedente e non ibrida del veicolo, il team di Chip Ganassi e la Cadillac vantano una lunghissima esperienza in piste come Sebring, vista la partecipazione al campionato IMSA. Nella gara di venerdì è lecito aspettarseli molto competitivi, mentre sarà tutto da valutare il rendimento sulle piste europee.
La Peugeot è la Hypercar ufficiale che sembra più in difficoltà, con l’affidabilità che è ancora un problema. La 9X8 ha corso tre gare lo scorso anno, a Monza, al Fuji ed in Bahrain, ma c’è la sensazione che manchi ancora qualcosa per competere con i migliori. Tra pochi giorni sapremo finalmente la verità sui valori in campo.
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