Il sudafricano Elon Musk è considerato come uno dei più grandi innovatori di tutti i tempi, anticipando idee che sono diventate oggi molto popolari. Ecco il suo parco auto.
Il suo nome oggi è legato all’azienda di auto full electric più nota al mondo, ma nel garage di Musk vi sono anche molte auto a benzina che farebbero impallidire gli ecologisti che hanno acquistato una Tesla. Nato a Pretoria nel 1971 Elon è l’amministratore delegato e product architect della casa produttrice di Palo Alto.
Oltre alla Tesla, Musk ha avuto anche altri successi imprenditoriali. E’ l’amministratore delegato e direttore tecnico della compagnia aerospaziale SpaceX e di tante altre realtà tecnologiche che vanno dai sistemi OpenAI al noto social network Twitter. Si tratta di un uomo che ha avuto delle visioni sul futuro discutibili, ma geniali.
In una occasione ha dichiarato che le sue aziende hanno come obiettivo quello di migliorare l’umanità intera, riducendo il riscaldamento globale e usando energie rinnovabili. Pensate che ciò che sta facendo dal 2004 in Tesla è solo una parte di questo progetto di trasformazione. Il sudafricano di cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense ha già lasciato un segno indelebile in più ambiti. Vorrebbe anche ridurre il rischio dell’estinzione umana o di catastrofi naturali, installando una colonia umana su Marte.
Uno dei suoi obiettivi più nobili riguarda una fornitura Internet ad alta velocità globale. Con un patrimonio quasi 200 miliardi di dollari ogni sua idea può diventare realtà, essendo la seconda persona più ricca al mondo, dietro solo a Bernard Arnault, amministratore delegato il marchio di lusso Louis Vuitton. La sfida tra loro due, ma anche con Jeff Bezos è molto accesa, ma siamo certi che Musk sarà presto l’uomo più ricco e potente sul pianeta, considerata anche l’età anagrafica.
I traguardi di Elon Musk
La storia del nativo di Pretoria è molto particolare. Figlio di una modella canadese, suo padre è un ingegnere elettromeccanico e pilota sudafricano. Le basi di partenza di certo non erano umili, considerato che suo padre era un ex co-proprietario di una miniera di smeraldi in Zambia. I genitori divorziarono e da bambino Elon rimase in Sudafrica con il padre. A soli 10 anni iniziò ad interessarsi alla programmazione informatica, usando un Commodore VIC-20.
La maggior parte dei bambini giocano ai videogame, ma vi sono dodicenni che riescono a creare e vendere un codice di un videogioco, tuttora ancora online. La sua infanzia è stata anche molto tormentata, essendo stato vittima di bullismo e, per poco, non ci rimase secco quando fu lanciato da una rampa di scale e pestato fino a perdere conoscenza. Dopo il diploma conseguito a Pretoria, Elon si trasferì in Nord America nel 1989.
Grazie alla madre ottenne la cittadinanza in Canada e poco più che diciottenne aveva già le idee chiare sul suo futuro. Ha frequentato due università prestigiose degli Stati Uniti, ottenendo una laurea in scienze economiche e un’altra in fisica. Nel 1995, a soli 24 anni, Musk decise di volare in California per un dottorato in fisica e in scienze applicata nella nota Università di Stanford. Leggenda narra che dopo 48 ore decise di mollare tutto per inseguire i suoi sogni imprenditoriali nei settori internet, energie rinnovabili e dell’esplorazione dello spazio.
La passione per le auto del sudafricano
Se pensate che l’imprenditore abbia in garage solo Tesla vi sbagliate di grosso. Esiste una Model X molto bizzarra: mai vista una cosa così. Oltre alle sue vetture alla spina può vantare una storica Ford Model T del 1920. Più che un’auto sembra una carrozza, ma è stata sviluppata dal leggendario Henry Ford e donatagli da un suo amico. Il sudafricano adora le supercar inglesi, avendo una iconica Jaguar E-Type del 1967 e una Lotus Esprit “Wet Nellie” del 1976.
Tesla, incidente shock: l’auto è praticamente distrutta. Il parco auto del CEO della Tesla vanta anche una BMW 320i del 1978. Una mitica McLaren F1 del 1997, una Hamann BMW M5 del 2006, un’Audi Q7 del 2010 e una Porsche 911 Turbo del 2012. Vetture potenti che, sicuramente, avranno fatto divertire Musk.