E’ terminata la prima sessione di prove libere della F1 sul circuito di Jeddah. La Ferrari sarà in grado di rifarsi dopo il flop del Bahrain?
Dopo un weekend di pausa, la F1 riprende la sua marcia lungo il complesso ed infinito calendario 2023. Dal Bahrain all’Arabia Saudita il passo è breve. In quel di Sakhir ad uscire vincitrice era stata la Red Bull con una doppietta di forza. Primo Verstappen, secondo Perez, a dare conferma che non si è campioni del mondo a caso. Ma sul Golfo la vera sorpresa era stata l’Aston Martin, terza con Alonso e concreta anche con il convalescente Stroll. A deludere, invece, la Mercedes, quinta con Hamilton e settima con Russell, ma soprattutto la Ferrari.
La Rossa, che nei test era apparsa veloce sul giro secco, ma debole sulla distanza, non è stata in grado di ribaltare questa amara sensazione. Anzi, al contrario è uscita dal primo GP con le ossa rotte. Leclerc è stato costretto al ritiro per un guasto alla centralina, motivo per cui sul rapidissimo tracciato saudita dovrà scattare 10 posizioni indietro. Mentre Sainz non è andato più in là della quarta posizione, sverniciato senza grossa fatica dalla verdona del Samurai.
A preoccupare i tifosi del Cavallino i problemi di affidabilità, ma altresì l’incapacità di gestire al meglio le gomme. Pecca che difficilmente sarà risolta nel breve periodo. Tra l’altro a Maranello sono stati giorni di gran fermento, con l’addio dell’ex capo del reparto aerodinamica David Sanchez, ora sostituito dall’italiano Diego Tondi. Sicuramente non un inizio semplice per il corso Vasseur.
Al via le libere 1 della F1 a Jeddah
Al semaforo verde, l’Alpha Tauri di Nyck De Vries è la prima a scendere in pista seguita dalle Williams e dall’Alfa Romeo. Tutti sono su gomme medie. Tranne che la Red Bull di Sergio Perez su soft, tra l’a
Ed è 1’35″701 per Valtteri Bottas con la vettura del Biscione. Le Ferrari intanto escono con le dure. E Sainz firma il miglior crono, salvo essere scalzato dalla Red Bull di Sergio Perez in 1’32″969 su soft. Tra l’altro il messicano è stato protagonista di un episodio quando ha preso male le misure uscendo dal box e i suoi meccanici hanno dovuto spingerlo indietro.
1’32″665 per Lewis, su dure. Il pilota Mercedes alla vigilia della sessione ha annunciato la separazione dalla storica preparatrice, amica e confidente Angela Cullen. La fisioterapista si dedicherà ad altro.
A poco meno di un quarto d’ora dall’inizio l’Aston Martin di Fernando Alonso si piazza davanti a tutti con un 1’31″262 su soft. La verdona sarà in grado di bissare quanto fatto in Bahrain? Staremo a vedere.
Checo torna al comando con un 1’30″592. Ma Nando non ci sta e tira giù qualche millesimo al tempo.
Quando si avvicina alla mezz’ora, Verstappen mette le cose in chiaro con la mescola più soffice segna un 1’30″494, nonostante poi si lamenti del sovrasterzo.
A venticinque minuti dalla chiusura anche i ferraristi sono al lavoro sul compound soffice. Ham parla di scarso grip, ma per adesso la Stella non sta andando malaccio essendo quinta con lui e quarta con George. Bene anche la Williams con Albon settimo e le Haas, decima con Hulkenberg e undicesima con Magnussen.
Le fasi clou del turno
Quando ci si avvicina al finale la situazione sembra un copia incolla di quanto vissuto due settimane fa. Mentre Hamilton e Stroll si prendono dei bei rischi, Mad Max svetta davanti ad Alo e Checo.
Ferrari sempre un po’ affaticata con Carlos sesto e Charles decimo. Molto male la McLaren, in fondo al gruppo con Norris. Brutta performance anche della Alfa, dietro con entrambi i piloti.
Bandiera a scacchi! Verstappen chiude davanti a Perez e Alonso. Ottimo quarto Stroll a riprova del valore della Aston. Seguono Russell ed Hamilton. Settimo Sainz, poi l’Alpine di Gasly, la Williams di un ottimo Albon e l’Alpha Tauri di Tsunoda. Solo undicesimo Leclerc.