Le migliori case costruttrici di auto al mondo si sfidano su fatturati miliardari. Il testa a testa tra due grandi produttori è accesissimo.
E’ il Gruppo Stellantis o quello Volkswagen a dominare a livello mondiale? General Motors o la super alleanza tra Renault-Nissan-Mitsubishi? A beffare tutti, per il terzo anno di fila, è stata la Toyota. Il marchio giapponese può contare su un mercato globale, essendo riuscita a gestire al meglio anche i difficili anni della crisi economica.
Il brand controlla Daihatsu, Hino, Lexus e Scion. Tra questi nomi solo Lexus è molto conosciuto alle nostre latitudini. La Toyota va molto forte sia in Europa che negli Stati Uniti, oltre al continente asiatico. La casa nipponica ha un listino molto variegato, essendo riconosciuta per la qualità dei materiali e la progettazione all’avanguardia. La scalata della Toyota è stata continua, riuscendo nell’operazione di sopravanzamento della General Motors nel 2008.
La Toyota è stata leader mondiale di vendite per tantissimi anni. Con quasi 8 milioni e mezzo di veicoli venduti nel 2010, e un aumento di circa l’8% rispetto al 2009, il colosso automobilistico ha fatto registrare fatturati record. La lungimiranza dei tecnici giapponesi è stata determinante. Hanno puntato, prima di tutti sull’ibrido, maturando un know-how unico al mondo. Auto elettriche, dato scioccante: in Italia è un massacro.
La loro scelta di puntare sulle hybrid e non sulle 100% electric, ad oggi, è risultata vincente. Nel 2011 la Toyota era scivolata al terzo posto a causa soprattutto dell’impatto del disastro di Fukushima. Si è saputa riprendere alla grande negli anni successivi, lanciando anche un’iniziativa di car sharing ibrido, chiamata Yukõ. Nell’anno fiscale 2019 la casa giapponese ha fatturato ben 29.500 miliardi di yen, oltre 200 miliardi di euro.
Auto Toyota, sempre più leader mondiale
Nel 2020 Tesla, produttore americano di auto ibride, ha sopravanzato Toyota in termini di capitalizzazione sul mercato azionario, rimpiazzando al primo posto la casa nipponica che era imbattuta dal 2011, senza però superarla per fatturato. Nonostante i difficili anni pandemici, caratterizzati anche dalla crisi dei componenti, la Toyota si è confermata primo costruttore al mondo in termini di volumi, battendo il Gruppo Volkswagen e tutti i principali competitor.
La Toyota ha venduto circa 10,48 milioni di veicoli a livello globale (con un solo -0,1% rispetto all’anno precedente). Nel computo rientrano tutti i brand della casa. Un risultato clamoroso se considerate anche tutti i problemi legati allo scoppio della guerra in Ucraina. Il Gruppo Volkswagen, lanciando tanti nuovi modelli alla spina, ha subito una flessione importante, un -7% rispetto all’anno prima, pari a 8,26 milioni di veicoli consegnati. Auto elettriche, tipologie a confronto: ibride, plug-in e full electric.
Se in Asia e in America il dato sulle vendite è cresciuto in modo importante nel 2022. Lo stesso non si può dire dell’Europa centro-orientale. Il mercato in cui le vendite sono diminuite maggiormente, con un -32,9%. I brand che hanno sofferto della crisi sono proprio legati all’universo VW. Seat Cupra e Skoda, rispettivamente con un -18,1% e un -16,7%, hanno avuto risultati negativi, a seguire le vetture Volkswagen con -6,8% e Audi con -3,9%.
A Wolfsburg hanno voluto puntare tanto su modelli premium a discapito di quelli generalisti, per tutelare la redditività rispetto al calo delle vendite, e queste sono state le conseguenze. Terzo posto per l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, con una quota di 7,8 milioni (in calo del 23,2%). Giù dal podio i coreani di Hyundai-Kia e il Gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA.