Il pilota spagnolo si è sbilanciato sui guai tecnici che caratterizzano il nuovo progetto del Cavallino. Ecco il piano di Carlos Sainz.
La situazione in casa Ferrari si sta facendo imbarazzante. Dopo soli due GP la Rossa ha palesato dei limiti sul passo gara, sia con Charles Leclerc che con Carlos Sainz, inaspettati. Lo straordinario pilota monegasco riesce a metterci una pezza in qualifica e in alcune fasi di gara su gomme diverse, ma poi entrambi i ferraristi hanno registrato degli enormi limiti sul degrado delle mescole hard.
E’ sui long run sulle gomme dure che si può valutare la bontà del progetto ad effetto suolo. La mescola soft riesce a mascherare un po’ i problemi prestazionali e di degrado. Red Bull, Aston Martin ma anche Mercedes hanno tenuto un ritmo superiore sul rapidissimo tracciato cittadino. Per l’asfalto meno abrasivo, la tappa in Arabia Saudita sarebbe dovuta essere favorevole alla SF-23 e, invece, si è trasformata nell’ennesima debacle domenicale.
Sono anni che la Scuderia modenese non riesce ad emergere in gara, palesando errori strategici o avarie tecniche o ancora guai prestazionali. Trovare il bandolo della matassa non sarà semplice, anche perché la squadra ha fatto una fatica enorme a comprendere i limiti delle precedenti monoposto. L’erede della F1-75 sarebbe dovuta essere super veloce, parafrasando le parole dell’amministratore delegato Benedetto Vigna. Al contrario la Rossa, dopo i proclami del giorno della presentazione, si è dimostrata lentissima rispetto alla RB19, accusando distacchi clamorosi al termine di ogni GP.
SOS Ferrari
Qualora non si facesse nulla per invertire la rotta il rischio è quello di continuare a crollare verso il basso, magari accusando anche un minuto di ritardo rispetto ai campioni austriaci. Di questo passo anche il morale di Sainz crollerà sotto la scocca, proprio come quello del compagno di squadra. I due si sono ritrovati post gara a concordare sugli stessi problemi, dopo aver chiesto, ripetutamente, alla squadra di non intervenire su eventuali gerarchie in pista.
Il madrileno ha affermato che Leclerc si sarebbe dovuto portare sotto al secondo per sfruttare il DRS per un sorpasso, probabilmente anche se avessero invertito le posizioni non sarebbe cambiata la sostanza. Difficilmente il prodotto dell’Academy sarebbe riuscito ad agguantare Lewis Hamilton, subendo eventualmente l’umiliazione di restituire la posizione al 55 all’ultima tornata.
Il clima si sta facendo rovente a Maranello e, di questo passo, la squadra si sfalderà. David Sanchez si è dimesso, Inaki Rueda è stato retrocesso nel remote garage, mentre il neo TP Vasseur dovrà rifondare il team dalle fondamenta. Non sarà facile, ma Sainz ha una idea su come migliorare la situazione nei prossimi tempi. F1, la Ferrari ha puntato su Sainz? Spunta un’ipotesi clamorosa.
La soluzione di Carlos Sainz
“La macchina è difficile da guidare con l’aria sporca. Sappiamo qual è il punto debole dell’auto, surriscaldiamo da soli le gomme, quindi immaginati dietro un’auto, ancora di più. Conosciamo i nostri punti deboli e ciò che deve essere migliorato. Rende le gare più difficili, ti lascia poca flessibilità per attaccare dietro una macchina. L’ultimo ‘stint’ con la dura si vede che io e Charles (Leclerc) siamo rimasti (indietro, ndr) e gli altri sono andati avanti”, ha affermato lo spagnolo ad AS
“Come si risolve? Dobbiamo portare lo sviluppo e sappiamo già il piano che abbiamo e dove dobbiamo migliorarlo. Ora devi essere paziente, è impossibile creare pezzi da un giorno all’altro. Ma mi fido della Ferrari, confido che miglioreremo la macchina e abbiamo la capacità di farlo. Sappiamo esattamente quale problema ha l’auto. Dobbiamo aspettare e se non il venerdì continueremo a sperimentare le cose”, ha analizzato Carlos.
Si attendono gli sviluppi per dare una sterzata definitiva al problema. Nelle passate stagioni sono sempre stati il tallone d’Achille della squadra. “E cosa c’è che non va nella macchina? Sappiamo cos’è”, ha risposto alla domanda, con un sorriso il figlio d’arte del Matador.