Figura pessima della Ferrari, con Carlos Sainz che chiude sesto davanti a Charles Leclerc. Le parole dello spagnolo sono molto chiare.
Una domenica da incubo, l’ennesima, per la Ferrari, che è uscita umiliata dal Gran Premio dell’Arabia Saudita. Carlos Sainz, che partiva dalla quarta posizione, non è andato oltre la sesta, mentre Charles Leclerc ha rimontato dalla dodicesima finendo però soltanto in settima, alle spalle del compagno di squadra.
La Rossa, che si attendeva una riscossa su una pista più favorevole rispetto al Bahrain, è letteralmente crollata, ed ora è ufficialmente la quarta forza di questo mondiale. Lo spagnolo ha chiuso a 35 secondi dalla Red Bull del vincitore Sergio Perez, mentre Charles è giunto addirittura a 43 secondi, e va considerato che poco prima di metà gara è anche entrata in pista una Safety Car, altrimenti avremmo avuto un gap di oltre un minuto.
Il week-end di Jeddah ha poi portato alla luce tutti i difetti di questa monoposto, sfatando il mito sul fatto che fosse la migliore sui rettilinei e che la power unit fosse quella di riferimento. Per la Ferrari sarà una stagione simile al biennio 2020-2021, perché dal vincitore il distacco è sempre enorme.
In media, soprattutto sulla gomma Dura, la Ferrari perdeva un secondo e mezzo al giro dalla Red Bull, una differenza a dir poco abissale. A questo punto, non basta pensare al 2024, perché la sensazione è che per il prossimo biennio, ovvero sino alla fine del ciclo tecnico in vigore per ciò che riguarda i motori, non ci sarà più nulla da fare.
Il concetto da seguire è quello del siluro di Adrian Newey, con ogni probabilità, la Mercedes lo ha finalmente capito ed è pronta a presentarsi con una monoposto del tutto diversa, forse già a partire dal fine settimana di Imola. Dalla Ferrari, invece, non arrivano notizie confortanti, con Sainz e Leclerc che sono costretti ad arrancare.
Tra i due compagni di squadra c’è stato anche da discutere nelle fasi successive alla Safety Car, con il monegasco che ha richiesto la posizione, ma poi non se n’è fatto nulla. La faccia di Charles alla fine della gara era tutto un programma, ed alle interviste è stato molto demoralizzante sentire il suo commento.
Il figlio del due volte campione del mondo rally, invece, continua comunque a non convincere, visto il sorpasso subito all’estero al primo giro dall’Aston Martin di Lance Stroll, per poi essere sverniciato in seguito anche dalla Mercedes di Lewis Hamilton perdendo la quinta piazza.
Carlos Sainz ha chiuso sesto il Gran Premio dell’Arabia Saudita, in un fine settimana dai incubo per la Ferrari sul fronte delle prestazioni. Lo spagnolo è apparso abbastanza seccato alla fine della gara, ma non potrebbe essere altrimenti vista quella che è la situazione tecnica della Rossa.
Il nativo di Madrid non ha potuto nulla, ed ha espresso tutta la sua frustrazione ai microfoni di “SKY Sport F1“: “Il secondo stint di gara con la Hard ho fatto tutto ciò che potevo fare, ma non avevamo il passo. Si vede molto bene che siamo un passo indietro e che dobbiamo fare dei passi in avanti. Sono già due piste in cui facciamo tanta fatica a tenere il passo della Red Bull e dell’Aston Martin, serve lavorare e sperare negli sviluppi. Sono convitno che arriveranno, ma ci vorrà tempo“.
Dopo un inverno di proclami, la Ferrari è inferiore anche alla Mercedes ed all’Aston Martin, ed anche lo stesso Sainz è rimasto sorpreso dal vedere tutto ciò: “Se è una sorpresa essere così indietro anche rispetto agli altri? Onestamente lo è. Venerdì abbiamo avuto un buon passo gara, qui sembrava poter essere la pista buona per essere la seconda forza, ma oggi sono stati più veloci di noi“.
Adesso serviranno sviluppi importanti, ma è chiaro che difficilmente basteranno per chiudere un gap di questo livello. La Ferrari è clamorosamente quarta forza: “Non siamo dove vorremmo ed occorre migliorare molto per essere davanti, abbiamo provato di tutto ma l’ultimo stint con la Dura è stato durissimo. Non avevamo il ritmo per stare con le Aston Martin e le Mercedes anche se stavamo spingendo forte, al momento la situazione è questa“.
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