L’ex patron della Jordan dedica un pensiero a Schumacher e alla sua famiglia. Struggente il racconto sulla vita della moglie Corinna.
Corinna Schumacher vivrebbe in una specie di isolamento volontario. Questa la riflessione di Eddie Jordan, ovvero colui che per primo intravide il grande talento di Michael e si mosse rapidamente per assicurarselo nell’omonima squadra da lui fondata, sebbene soltanto per un paio di corse, prima del passaggio alla Benetton gestita da Flavio Briatore. Amico di lunga data della coppia, l’istrionico manager si sarebbe sbottonato su alcuni retroscena.
A suo avviso, la Betsch, questo il suo cognome da non sposata, non parteciperebbe a cerimonie pubbliche e ricorrenze, per evitare di sentirsi porre domande indiscrete sullo stato di salute del marito.
Vero o no che sia, dal lontano 29 dicembre 2013, quando il sette volte iridato di F1 rimase coinvolto in un incidente sugli sci mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Meribel, poco o niente è stato diffuso in merito circa le sue condizioni.
Lo scorso settembre il Professor Erich Riederer, esperto in neurologia e operativo a Zurigo, intervenuto ai microfoni dell’emittente francese TMC, aveva provato ad ipotizzare la situazione. “Credo sia in stato vegetativo“, il suo punto di vista riportato dal Daily Mail. “Ciò significa che è vigile, ma non risponde. Respira in maniera autonoma, ha battito cardiaco, magari riesce a sollevarsi e con l’aiuto a compiere qualche passo, ma nulla di più“.
Schumacher, come vive la moglie Corinna
I pochi che possono fargli visita, come gli ex manager Ferrari dell’epoca d’oro Jean Todt e Ross Brawn, hanno più volte ripetuto che solo un miracolo potrebbe cambiare le cose, invitando i tifosi a pregare. Attualmente l’asso di Kerpen si trova nella sua casa sul lago di Ginevra dove è assistito notte e giorno da un’equipe di infermieri.
Per quanto concerne l’irlandese, evidentemente ritenuto dalle persone vicine a Schumi un chiacchierone, gli hanno posto il veto di recarsi alla sua abitazione. “Corinna e il figlio Mick (attualmente pilota di riserva Mercedes in F1) si trovano in una situazione terribile. Sono quasi dieci anni che lei non può più andare ad un party o ad una presentazione. E’ come se vivesse in prigione perché tutti vorrebbero sempre parlarle di Michael“, ha affermato al sito di scommesse OLBG.
Fedele alla promessa fatta al suo uomo di mantenere intatta la privacy in caso gli fosse capitato qualcosa di grave, la 54enne solo in un’occasione si è lasciata andare a qualche parola in più. Una confessione che si intreccia alla perfezione con il parere del luminare prima accennato. “Lui è qui. Solo in maniera differente, ma c’è. E questo mi dà forza“, lo sfogo nel corso di un documentario andato in onda nel 2022. “Siamo assieme. Viviamo assieme a casa. Facciamo terapia e tutto ciò che può essergli utile per stare meglio e più confortevole. Ci teniamo a fargli sentire la nostra presenza“.
Dopo aver ribadito che continuerà a fare tutto il possibile per tenerlo in vita anche se in apparenza non vi è significato, la donna che gestisce l’associazione #Keepfighting Michael, si è soffermata su sé stessa e sui suoi figli. “Siamo cercando di andare avanti. E lo faremo sempre con una famiglia. Come piaceva a lui e come ama tuttora“, ha aggiunto, prima di evidenziare come questa sua estrema riservatezza sia una prova d’amore.
Una ricompensa per ciò che il campione tedesco ha fatto per loro quando era sotto le luci assillanti dei riflettori, e tutti si aspettavano qualcosa. “Quello che è privato resta privato“, ha ribadito. “Per me è fondamentale che lui possa proseguire con un’esistenza pacifica. In passato ci ha sempre protetto. Ora tocca a noi“, ha concluso decisa.