La F1 non è nuova a regole molto discutibili, e siamo sicuri che dopo questa idea ci sarà molto da riflettere. Piloti sul piede di guerra.
Il mondiale di F1 targato 2023 ha concluso le prime due tappe, con squadre e piloti che ora si dirigono in Australia, dove nel week-end tra il 31 di marzo ed il 2 di aprile si tornerà in pista. La stagione è già chiaramente indirizzata verso la Red Bull, con Max Verstappen e Sergio Perez separati da un solo punto in classifica.
La F1 ha fatto discutere, in queste ultime ore, per una decisione che è stata presa di comune accordo con la FIA, almeno stando a quelle che sono le comunicazioni ufficiali. Il tutto riguarda un divieto legato alla Track Walk del giovedì, che tutti i piloti sono soliti effettuare con i loro tecnici.
F1, divieto di girare in pista con la bicicletta per i piloti
I piloti di F1, assieme ai loro ingegneri, arrivano in circuito molto prima rispetto ai tifosi, visto che vanno si in pista al venerdì, ma prima sono soggetti a tante diverse attività. Il mercoledì si inizia a prendere confidenza con il paddock e si effettuano i primi briefing con i tecnici, mentre al giovedì si tengono le interviste nel consueto media day, ma non solo.
Infatti, la giornata che precede i primi due turni di prove libere è dedicata anche alla Track Walk, ovvero al giro di pista che i beniamini del Circus effettuano con il loro preparatore atletico e con gli ingegneri per imparare al meglio i segreti delle varie piste. Nella F1 ci sono piste molto lunghe, come ad esempio quella di ben 7 km di Spa-Francorchamps, ed alcuni preferiscono farsela in bicicletta piuttosto che a piedi per risparmiare tempo.
Questa possibilità è stata ora proibita, sia per coloro che gareggiano nella massima formula sia per chi corre in Formula 2 o in Formula 3, visto che anche loro avevano la possibilità di girare la pista o in bicicletta o con i monopattini elettrici, che negli ultimi anni hanno assunto sempre più importanza all’interno dei paddock.
Il cambiamento è avvenuto a partire dal Gran Premio del Bahrain, quando la FOM ha inviato una lettera alle varie squadre, vietando qualsiasi forma di trasporto su ruote all’interno di un fine settimana di gara. Come si suol dire, la pezza è stata peggio del buco visto ciò che recitava la nota.
“Per evitare futuri problemi e malintesi, l’uso di ogni tipo di mezzo di trasporto come biciclette, e-bike, scooter, e-scooter e similari sarà proibito nel periodo di tempo in cui la pista sarà aperta per la consueta Track Walk. Non ci saranno eccezioni in tal senso, dal momento che questa decisione è stata presa di comune accordo con la FIA“.
La reazione dei piloti alla nuova regola è molto dura
I piloti di F1 non sono soddisfatti di quanto deciso, con Charles Leclerc che si è fatto portavoce dei suoi colleghi, affermando: “Nell’ultima gara non ho fatto nemmeno un giro in pista, ed ora è stata emesse anche una regola che ci impedisce di girare durante la Track Walk con i nostri mezzi preferiti. A questo punto, posso dire che non mi vedrete mai più in pista durante il periodo in cui il tracciato è aperto, mi limiterò a guardare i video“.
Abbastanza seccato anche Nico Hulkenberg, alfiere della Haas, che ha detto: “Mi piaceva fare la Track Walk, l’ho sempre fatta, ma ora con questa nuova regola temo che andrà tutto storto. Vorrà dire che guarderò i giri di pista che farà la Safety Car, e poi durante il week-end imparerò le novità direttamente guidando la macchina“.
Lewis Hamilton, negli ultimi anni, ha sempre effettuato questi giri di pista a bordo di uno scooter elettrico, con il quale è solito muoversi spesso anche all’interno del paddock, mentre Max Verstappen l’ha presa meno peggio, visto che raramente partecipava alle Track Walk volentieri.
Il campione del mondo aveva affermato, qualche tempo fa, che la riteneva una perdita di tempo, e che preferiva trascorrere del tempo in hotel a riposarsi ed a caricare le batterie in vista del week-end di gara. La sensazione è che la Federazione Internazionale l’abbia fatta fuori dal vaso per l’ennesima volta, e che non ci sia più la possibilità di tornare indietro su questa decisione.