L’e-Prix di San Paolo della Formula E ha visto trionfare Mitch Evans con la Jaguar, che in volata ha battuto Cassidy e Bird.
Il sesto appuntamento stagionale della Formula E è andato in archivio a San Paolo con il successo di Mitch Evans con la Jaguar, il quale è riuscito a battere per un niente la Envision Racing di Nick Cassidy e la vettura del compagno di squadra Sam Bird, al termine di una battaglia molto serrata.
Quarta piazza per la prima Porsche, quella guidata da Antonio Felix Da Costa, che ha chiuso davanti alle due DS Penske di Jean-Eric Vergne e Stoffel Vandoorne, che non ha sfruttato bene la sua pole position. Il campione del mondo della Formula E termina davanti a Pascal Wehrlein e Jake Hughes con la McLaren, mentre è nono René Rast, con Sébastien Buemi che chiude la top ten. Molto male le Maserati, con Maximilian Gunther undicesimo ed Edoardo Mortara ritirato.
Formula E, che battaglia in quel di San Paolo
Lo spettacolo della Formula E ha infiammato San Paolo, con la pole position che è stata ottenuta dalla DS Penske di Stoffel Vandoorne, che dopo un avvio molto negativo di stagione è riuscito a mettersi in luce. Antonio Felix da Costa con la Porsche scatta secondo, e le prime posizioni non cambiano al via.
Prosegue la sfortuna nera della Maserati, con Edoardo Mortara che si ritrova protagonista di un contatto che danneggia la parte anteriore della sua vettura. Le immagini chiariscono che si è verificato un contatto con la Jaguar Mitch Evans, ritrovandosi con l’ala davanti divelta, mentre la sospensione resiste. Problemi anche per Norman Nato con la Nissan, che si ritrova fuori dai giochi.
Proseguono le difficoltà della Maserati, con Maximilian Gunther che finisce lungo e viene messo sotto investigazione per aver tagliato una curva. Gara difficile per il leader del campionato, ovvero l’alfiere della Porsche Pascal Wehrlein che si è qualificato nelle retrovie, restando undicesimo nelle prime fasi.
Il primo ad attivare l’attack mode è Robin Frijns con la ABT Cupra, mentre Da Costa mette pressione a Vandoorne. Tutti gli ingegneri credono ai loro piloti di gestire l’energia, che su questa pista è fondamentale. Il campione del mondo in carica della Formula E attiva l’attack mode, perdendo la prima posizione a favore di Da Costa.
Iniziano ad usarlo anche Jean-Eric Vergne e Sam Bird, ma tutti sembrano piuttosto attenti evitando di prendersi rischi. Uno di quelli che va maggiormente deciso nella rimonta è Wehrlein, che dopo qualche giri di studio decide di entrare in azione. Evans scavalca Da Costa e si prende la seconda piazza, con il portoghese che appare in difficoltà e viene infilato anche da Nick Cassidy con la Envision.
Un problema colpisce la Nissan di Sacha Fenetraz, che si ferma a bordo del tracciato chiamando in causa la Safety Car. La corsa riparte e viene allungata di qualche giro, con una battaglia davvero splendida lì davanti a tutti. Da Costa si riprende il terzo posto e si mette a caccia del tandem di testa, con il portoghese che passa anche Evans e torna secondo.
Impressionante il passo della Porsche dopo la ripartenza, con Vandoorne che dovrà inventarsi qualcosa di importante per restare davanti a tutti. Intanto, a Gunther viene comminata una penalità di 5 secondi per quel taglio curva, un gran peccato per la Maserati che continua a faticare, ma c’è da dire che ha anche tanta sfortuna in questa sua prima fase di avventura.
La battaglia infuria nella seconda parte della gara
La Formula E non delude in Brasile, perché dopo alcune gare abbastanza noiose, in quel di San Paolo c’è stata tanta azione. A metà gara sono in cinque a battagliare per il primato, con Nick Cassidy che riesce a ripassare davanti ad Antonio Felix da Costa, per poi scavalcare anche Stoffel Vandoorne e portarsi al comando.
Si ferma la Andretti di Jake Dennis, cosa che porta nuovamente la direzione di gara ad introdurre la Safety Car. La ripartenza vede Cassidy mettere le ali, sfruttando bene l’attack mode e prendendo qualche metro di vantaggio sugli inseguitori, capitanati da Mitch Evans.
Commette un errore Da Costa che arriva lungo alla prima curva, perdendo molte posizioni. Spettacolare la rimonta dell’altra Porsche, quella di Pascal Wehrlein, che risale addirittura in quarta piazza, per poi retrocedere nel momento in cui attiva per l’ultima volta l’attack mode. Evans riesce a passare al comando, portando al trionfo la Jaguar per la prima volta in questo campionato.
Cassidy non ha voluto mollare sino alla fine, chiudendo secondo seguito da Sam Bird. Lo spettacolo, di certo, questa volta non è affatto mancato, e non vediamo l’ora di seguire la prossima tappa che sarà sicuramente molto interessante e ricca di show. Prossimo appuntamento a Berlino il 22 di aprile.