MotoGP, Bagnaia appuntamento con la storia: record in vista

Pecco Bagnaia è pronto a lottare per confermarsi campione. Potrebbe celebrare un clamoroso primato nel Gran Premio di Portogallo.

Il torinese sfoggerà il numero 1 sul cupolino, dopo aver tanto lottato per la sua prima corona iridata in MotoGP. Dopo l’impresa dello scorso anno, l’obiettivo è confermarsi al vertice della top class. Con l’arrivo di Enea Bastianini nella squadra corse ufficiale, i fan della MotoGP si aspettano un duello accesissimo tra i 2 rivali alla corona, consapevoli che hanno un vantaggio tecnico su tutte le altre moto consistente.

Pecco Bagnaia Ducati (Ansa Foto)
Pecco Bagnaia pilota Ducati (Ansa Foto)

Dopo essere riuscito a rimontare 91 punti a Fabio Quartararo, nulla sembra impossibile per il rider della Rossa. Sin dai primi Gran Premi del campionato 2023 il campione vuole imporre il suo ritmo. ll torinese non vuole più ripetere l’errore di partire con il freno a mano tirato. Nelle ultime stagioni Pecco si è ritrovato a dover sempre inseguire l’avversario, avendo accumulato un distacco consistente. La Ducati perderà qualche moto? Il direttore sportivo svela la verità.

Dopo cinquant’anni un pilota italiano su una moto italiana è tornato a festeggiare il titolo mondiale, riuscendo in una impresa che in Ducati era stata mancata in passato da straordinari campioni come Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Il pilota che più si era avvicinato alla conquista del mondiale era stato Andrea Dovizioso che, però, non aveva a disposizione un bolide di tale portata. Oggi la Desmosedici è il punto di riferimento in pista, avendo creato un netto solco rispetto alle moto giapponesi e anche all’Aprilia e alla KTM.

In tanti hanno cercato di imitare le soluzioni tecniche, ideate dall’ingegnere Luigi dall’Igna ma senza i medesimi risultati. L’evoluzione tecnica non si è fermata neanche al termine di un’annata in cui la Ducati ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Campionato piloti, costruttori e a squadre riuscendo a tirar fuori il massimo potenziale dal suo centauro di punta in MotoGP.

Ducati, futuro assicurato

Oggi la casa di Borgo Panigale è il sogno di tutti i rider della MotoGP. L’ambiente che si respira non è critico, come da altre parti, ma costruttivo. I tecnici hanno seguito le indicazioni dei piloti, rendendo la squadra una grande famiglia. Bagnaia, ovviamente, è l’alfiere di punta, avendo vinto il campionato 2022. E’ stato scelto per avere un impatto e i risultati hanno dato ragione. Al suo fianco Bastianini garantirà un certo livello di competizione interna che potrà stimolare anche il numero 1.

Tutti gli altri ducatisti del team Pramac, Gresini e Mooney VR46 avranno l’occasione di lottare per podi e vittorie, come del resto è accaduto lo scorso anno ad Enea Bastianini nel team del compianto Fausto. Nei primi test stagionali in Malesia il feeling di Bagnaia sulla nuova GP23 è stato subito clamoroso. Il torinese ha raccontato di aver avuto sensazioni mai provate prima, come se non fosse neanche mai sceso dal suo bolide.

Nel corso della sua carriera è stato in grado di crescere, anno dopo anno, dall’Academy VR46 sino alla vetta in MotoGP, confermando che la volontà può essere anche più importante del talento sregolato. Pecco è un ragazzo perbene, con la testa sulle spalle e con le idee molto chiare per il suo futuro. Dopo il titolo conquistato nella classe di mezzo e in MotoGP potrebbe togliersi tantissime altre soddisfazioni in futuro.

La statistica da n.1 di Pecco Bagnaia

I suoi principali rivali, oltre ai compagni ducatisti, potrebbero essere Fabio Quartararo e Marc Marquez. Entrambi hanno il dente avvelenato dopo un 2022 al di sotto delle aspettative. El Diablo ed il Cabroncito sono anche più talentuosi e esperti, ma senza il giusto mezzo non possono fare miracoli. Il piemontese, invece, sulla scia del trionfo mondiale del 2022 può godere di una continuità tecnica invidiabile. La Ducati perderà qualche moto? Il direttore sportivo svela la verità.

Pecco potrebbe iniziare la stagione 2023 proprio come nella Superbike sta facendo il suo collega Bautista. A Portimao sfoggerà il numero 1 sulla carena. L’ultima volta era accaduto nel 1983 con Franco Uncini. Quest’ultimo esordì con un sesto posto in Sudafrica. Chiuse all’ottavo posto il campionato. Ora Pecco ha un nuovo obiettivo, potendo entrare sempre più nella storia.

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