Non è facile scegliere tra una Ferrari e una Lamborghini. Sono due marchi leggendari che hanno, inoltre, prestazioni da brividi.
Non esiste una Ferrari e una Lamborghini che vadano piano. Partite dal presupposto che l’entry level di questi marchi sono già delle auto che richiedono un gran manico. La rivalità storica tra le due case emiliane nacque dopo un acceso confronto tra i due massimi esponenti.
Ferruccio, produttore di trattori, si lamentò della prestazioni della sua Ferrari ed Enzo non le mandò a dire. Dopo un battibecco, l’imprenditore di Renazzo si convinse di poter mettere in difficoltà un marchio già leggendario come quello del Cavallino. Nel 1963 iniziò una sfida che arriva sino ai giorni d’oggi. Lamborghini si dimostrò un visionario e scelse di creare la sua prima automobile nel nuovo stabilimento di Sant’Agata Bolognese.
Per farlo convocò tecnici straordinari come il progettista di motori ex Ferrari Giotto Bizzarrini, Gian Paolo Dallara e Paolo Stanzani. Tutti specialisti nel loro ambito. C’era bisogno di un disegnatore per la prima supercar del gruppo e fu selezionato il designer Franco Scaglione. Il gruppo di tecnici diedero vita al primo storico prototipo della casa bolognese. L’origine del logo aziendale si deve alla data di nascita di Ferruccio Lamborghini.
I tori che danno il nome a numerose Lamborghini dipendono, principalmente, dal segno zodiacale del suo fondatore. Ferruccio, inoltre, amava la corrida. Il primo modello per dare del filo da torcere alla Ferrari, però non si chiamò come l’animale con le corna, ma 350 GTV, per il suo motore 3,5 L di cilindrata. La Gran Turismo Veloce, realizzata in tempi record, fu presentata nel 1963 al Salone dell’automobile di Torino. L’auto non turbò il Drake, ma per Lamborghini il meglio doveva ancora venire. In questa annata la Rossa si lancerà nel WEC con la 499P all’inseguimento del trionfo di Le Mans.
Che sfida tra Lamborghini e Ferrari
La prima auto che segnò il successo planetario della casa di Sant’Agata Bolognese fu la Miura. La notorietà del Gruppo crebbe in modo esponenziale. Ferrari proponeva vetture eleganti e molto classiche, mentre Lamborghini, col tempo, adottò delle linee filanti e aggressive. La Countach, la Diablo, la Murcielago e l’Aventador hanno sfidato la F40, la F50, la Enzo e la SF90 Stradale. I marchi oggi si contendono il mercato anche delle auto a ruote alte, con il dualismo Urus – Purosangue. Quanto dura la visita al Museo Ferrari di Maranello? Ecco la risposta.
Atteniamoci, naturalmente, alle due regine della gamma. L’Aventador Coupé raggiunge i 200 km/h in 8,7 secondi e in soli 2,8 secondi i 100 km/h da ferma. Il cambio è un automatico da corsa a 7 rapporti. Le dimensioni sono 478 cm di lunghezza, 203 cm di larghezza e 114 cm di altezza, per un peso, leggermente superiore, ai 1.500 kg. La Lamborghini Aventador è capace di raggiungere una velocità massima di 350 km/h.
La risposta del Cavallino
La prima ibrida della storia del Cavallino equipaggia un 4.0 V8 turbo da 780 CV, combinato con un motore elettrico che spinge la supercar a ben 1000 cavalli. la Lunghezza/larghezza/altezza in cm è 471/197/119. Lo scatto è bruciante, la vettura è in grado di toccare lo 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi e di raggiungere i 340 km/h. Le altre Ferrari della gamma raggiungono una top speed inferiore, intorno ai 320 km/h.
La SF90 Stradale, secondo le stime della casa modenese, può viaggiare in media 25 chilometri in modalità elettrica, riuscendo ad arrivare sino alla velocità di 135 km/h. Sarebbe curioso capire chi acquista una Ferrari per viaggiare in modalità silenziosa, ma ben presto arriverà la risposta anche della Lamborghini con la prima ibrida. I due marchi, probabilmente, continueranno a sfidarsi a colpi di novità, in attesa delle rivoluzionare EV. Per ora lo scettro di auto più veloce spetta all’Aventador. La Lamborghini più veloce in produzione.