L’incidente tra Marquez, Martin e Oliveira ha fatto infuriare le polemiche nel post gara del GP del Portogallo. E a intervenire sono anche i vertici Ducati.
Pronti-via ed è già polemica in MotoGP. A Portimao infatti prima è stata la volta dell’organizzazione gara, rea di non aver preparato al meglio il circuito, molto pericoloso in alcuni punti dove mancavano protezioni (vedi l’incidente di Pol Espargarò) e in altre una ghiaia adeguata a rallentare i piloti in caso di caduta, ma ora tutta l’attenzione si è spostata su Marc Marquez. Anche perché lo spagnolo, grande atteso di questo Mondiale, si è fatto subito notare per la pole e il podio nella Sprint Race. Ma in meno di 24 ore ha trasformato gli elogi sperticati in polemiche accesissime quanto dure. Tutta colpa dell’incidente nelle prime fasi della corsa che ha coinvolto Jorge Martin e Miguel Oliveira.
La dinamica è parsa fin da subito molto chiara: approcciando a curva 3, Marquez ha staccato tardi e non è riuscito a controllare la sua Honda in fase di frenata, tanto da toccare prima Martin all’interno per poi finire la corsa su Oliveira, centrato in pieno sul fianco destro. Il portoghese ha riportato solo delle contusioni alla gamba, ma peggio è andata proprio all’iberico, che alla clinica mobile hanno già dichiarato unfit per una possibile frattura al primo osso metacarpale per la mano destra e che dovrà analizzare nei prossimi giorni.
Insomma proprio un inizio da dimenticare per lo spagnolo, che costretto ancora una volta a guidare al limite da una Honda che non ne vuole sapere di essere competitiva come le altre ha sbagliato, incappando nell’ennesimo incidente in carriera che ha fatto infuriare mezzo paddock della MotoGP.
A caldo Marquez ha provato a spiegare quanto accaduto con un “problema tecnico”, poi però col passare dei minuti ecco arrivare prima la visita in commissione gara per spiegare la dinamica di quanto accaduto e poi il ridimensionamento della vicenda, tanto che nel breve volgere di una mezz’ora lo spagnolo è passato dal dare la colpa alla moto a invece assumersi le responsabilità di quanto accaduto, ammettendo così l’errore umano. E alla fine è anche arrivata una penalità abbastanza pesante per lui, da scontare al prossimo GP (in teoria Argentina il prossimo weekend).
Ma nonostante le scuse, si è scatenato subito l’inferno attorno a Marquez, reo di aver provocato l’ennesimo incidente pericoloso della sua carriera. Tutta colpa, a detta di molti, del suo andare al limite con una Honda che al momento richiede questa guida per essere portata lì insieme ai migliori. Ma a quale prezzo? E se Oliveira è stato abbastanza pacato nei suoi commenti, a darci dentro è stato non solo l’ad di Aprilia Rivola ma anche l’amministratore delegato della Ducati Claudio Domenicali che, intervistato da Sky Sport, ha definito quanto successo molto grave, richiedendo subito a gran voce “un’azione decisa e severa da parte della Direzione Gara“, cosa che poi è avvenuta.
Un intervento necessario, visto che ad essere rovinata non è stata solo la gara di Oliveira ma anche quella di Jorge Martin. E Domenicali è stato chiaro: “L’abbiamo persa per quello che è successo in quell’episodio“. Poi sul possibile problema tecnico (poi neanche menzionato da Marquez dopo l’ammissione alla commissione gara), ha aggiunto che doveva dimostrare con una documentazione adeguata tale tesi, “perché altrimenti è troppo comodo dire di aver avuto un problema alla moto“. Poi il monito: “Il campionato è lungo e fare questi zero per i piloti è molto pesante e mi sembra molto grave quello che è successo“.
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