Ferrari, l’esperto è durissimo contro la Rossa: parole che fanno male

La Ferrari è nell’occhio del ciclone per la sua situazione tecnica attuale. Un grande esperto ha detto la sua su ciò che sta succedendo.

In casa Ferrari la crisi è ormai aperta, ed il Gran Premio dell’Arabia Saudita ha dato una mazzata alle false speranze. Dopo Sakhir, Frederic Vasseur aveva detto che il problema non era il concetto della vettura, ma che il tutto fosse legato a degli assetti sbagliati, legati ai pochi giorni di test che erano stati disputati.

Ferrari SF-23 con Leclerc a Jeddah (ANSA)
Ferrari SF-23 con Leclerc a Jeddah (ANSA)

La verità di Jeddah è che questa SF-23 non è altro che un catorcio, l’ennesima monoposto sbagliata della storia recente della Scuderia modenese, ultimo regalo della scellerata gestione di Mattia Binotto. I danni fatti dall’ingegnere di Losanna nel ruolo di team principal sono davvero difficili da contare sulle dita di una mano, visto che ha sbagliato tutto ciò che poteva sbagliare.

Vasseur si è così ritrovato tra le mani una macchina lenta e poco affidabile, ed anche con una situazione piloti tutt’altro che chiarita. Carlos Sainz, in modo puerile, ha rifiutato di cedere la posizione a Charles Leclerc durante il GP di domenica scorsa, confermando di sentirsi il numero uno all’interno della squadra nonostante, ad esempio, un sorpasso all’esterno subito da Lance Stroll al primo giro.

Lo spagnolo è ormai un peso per la Ferrari, ma è chiaro che i piloti non sono il primo problema al momento. Vasseur dovrà rifondare da zero un team allo sbando, ed è logico che i prossimi a saltare possano essere Enrico Cardile ed Enrico Gualtieri, ovvero l’altro padre del progetto assieme a David Sanchez ed il responsabile del reparto power unit.

Questo gruppo di lavoro ha sbagliato di tutto, ed ora il risultato e che la Rossa è la quarta forza, alle spalle anche di una Mercedes che ha già accantonato tale progetto. La situazione è molto grave, e c’è la netta sensazione che nei prossimi mesi cambi ben poco, almeno a livello di risultati.

Ferrari, Luigi Mazzola non fa sconti al Cavallino

La Ferrari attira su di sé le attenzioni di tutti, ma la cosa è pienamente normale visto che si tratta della squadra più vincente della storia della F1. Questo, in occasioni di questo tipo, è un fatto molto negativo, perché le critiche iniziano a piovere da tutte le parti, ma non potrebbe essere altrimenti. Chi lavora a Maranello deve accettarlo senza lamentarsi troppo, altrimenti farebbe bene a fare le valigie in modo autonomo.

L’ultima legnata è arrivata dall’ingegner Luigi Mazzola, durissimo nel suo intervento in diretta su Instagram in queste ultime ore. L’ex responsabile della squadra test ai tempi di Michael Schumacher è stato molto chiaro sulla situazione tecnica del Cavallino, affermando che continuando così non si andrà da nessuna parte.

Ecco le sue parole: “La realtà è molto chiara, ed anche in Arabia Saudita non siamo stati competitivi. La Ferrari ha preso un qualcosa come 40 secondi di distacco in 30 giri coperti dopo l’uscita in pista della Safety Car, è un gap enorme dalla Red Bull. La vettura di sicurezza, senza dubbi, non è stata una cosa positiva per le Rosse, ma non c’era proprio nulla da fare sul passo contro le Red Bull, ma anche rispetto alle Aston Martin e perfino alle Mercedes. Al momento, siamo la quarta forza in gioco in questa stagione“.

Mazzola ha poi mandato una freccia importante tornando sulle sparate che sono state fatte lo scorso 14 febbraio, quando Benedetto Vigna disse che questa era la Rossa più veloce di sempre: “Si era detto che questa vettura avrebbe avuto ottime performance, si era detto così durante la presentazione ma in Arabia Saudita c’è stata una débacle devastante soprattutto sul fronte morale. Tutto ciò non migliorerà affatto la situazione, ed io sono molto pessimista sul futuro di questa squadra“.

Carlos Sainz su Ferrari
Carlos Sainz su Ferrari (Ansa Foto)

Per l’ex tecnico sarà molto difficile pensare di ribaltare le sorti di questo campionato: “Come poter migliorare le cose? Quando c’era Binotto bisognava sempre capire, ora ho sentito parlare di cose come assetti non corretti, ma è chiaro che c’è dell’altro. Per accorgersene, basta mettere a confronto i giri di Verstappen con quelli di Leclerc, c’è un mondo di differenza. Per me qui la vettura ha seri problemi a livello di efficienza aerodinamica o di carico quando le velocità si alzano“.

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