La Honda ha presentato ricorso per la penalità inflitta a Marquez, ma c’è chi parla anche di un possibile clamoroso finale per questa vicenda.
La MotoGP riparte dall’Argentina ma senza uno dei suoi maggiori protagonisti, Marc Marquez. Lo spagnolo infatti dopo l’incidente di Portimao con Miguel Oliveira, ha riportato la frattura di un dito della mano destra e per questo è stato operato a Barcellona subito dopo la gara di domenica. In teoria il numero 93 tornerà ad Austin, ma intanto la sua assenza nel paddock fa rumore, anche perché a molti suoi colleghi quell’incidente in gara non è proprio andato giù.
Diversi ex piloti (come Giacomo Agostini) sono intervenuti in suo soccorso, parlando di un errore del pilota di Cervera ma hanno stigmatizzato le eccessive critiche piovutegli addosso. La commissione gara nell’immediato post-gara ha sanzionato Marquez con due Long lap penalty da scontare nel GP di Argentina, poi però vista l’assenza dell’iberico a Thermas de Rio Hondo è stato chiarito, con un comunicato successivo, che era da intendere “al primo gran premio in cui Marquez correrà”.
Un errore evidente, a cui si è cercato di porre rimedio in maniera piuttosto goffa, ma che ha spinto giustamente la Honda a fare reclamo ai Commissari d’appello della FIM contro la sanzione proprio per questo vizio di forma. “Considerate le circostanze del caso e le questioni giuridiche sollevate dal ricorso presentato dal signor Marc Marquez e dal team Hrc Honda, i FIM Appeal Steward decidono di deferire il caso alla Corte d’Appello della MotoGP per l’adeguata risoluzione del caso“, si legge nella nota. E ora vedremo come andrà a finire.
Marquez, la clamorosa ipotesi di un avvocato
C’è chi parla della possibilità di annullamento della sentenza, con Marquez che quindi tornerebbe in pista senza alcuna ulteriore “penalità” dopo quella di aver saltato il GP di Argentina per infortunio. Ma questo, visto quanto accaduto, non farebbe altro che alimentare le polemiche da parte degli altri piloti, che fin da subito hanno chiesto una sanzione dura nei confronti del pilota Honda.
Ma c’è anche chi ha ipotizzato una sentenza diversa, che avrebbe del clamoroso. Si tratta dell’avvocato Roberto Afeltra, esperto di diritto sportivo, che a TMW Radio ha parlato del caso Marquez e del ricorso effettuato dalla Honda. E ha definito la questione “davvero molto interessante“, dando anche un’interpretazione che porterebbe a uno scenario incredibile.
“Innanzitutto dico che il ricorso è ammissibile e che è stata una scelta erronea del giudice – ha ammesso l’avvocato -. La sanzione è definitiva, deve essere scontata, su questo non ci sono dubbi. L’atleta non può scontarla in Argentina perché è fuori per infortunio ma il primo provvedimento non dice che lo sospende e quindi l’alternativa può essere che, rimanendo la sanzione, sarà scontata il prossimo anno quando si correrà in Argentina“.
I piloti chiedono chiarezza
Di sicuro c’è che servirà una decisione definitiva su questo caso. Lo chiedono a gran voce i piloti, già esasperati da quanto accaduto nel primo GP dell’anno. E il rischio è che senza penalità si lanci un messaggio errato, che potrebbe creare dei problemi in futuro.
“Dobbiamo chiedere maggiore chiarezza sul sistema delle sanzioni, non è semplice capire come vengano decise – ha ammesso in fase di presentazione del GP d’Argentina Pecco Bagnaia -. L’anno scorso a Misano nelle Libere ho rallentato perché pensavo di avere già visto la bandiera a scacchi ma ho disturbato un pilota e mi sono preso una penalità di 3 posizioni sullo schieramento di partenza. Poi in qualifica ho trovato 4 piloti lenti sulla mia traiettoria mentre cercavo il tempo e a loro non è successo nulla. Dobbiamo chiedere più chiarezza, devono essere più chiari in queste cose“.