Il mondiale di F1 ha fatto tappa in Australia, dove ad imporsi è stato Max Verstappen, mentre Leclerc si è ritirato al primo giro.
La F1 ha perso quel poco di credibilità che le era rimasto con il caos assoluto che si è scatenato a Melbourne, dove Max Verstappen e la Red Bull hanno trionfato dopo una gara dominata. Il Gran Premio d’Australia sigla il record di tre bandiere rosse, con l’olandese che si è imposto davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton ed all’Aston Martin di Fernando Alonso.
La terza ed ultima interruzione è stata il risultato di un patatrac assurdo, che ha portato le due Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly che sono volate fuori, un gran peccato per il francese che stava facendo una grandissima gara ed era quinto prima di questo spettacolo a dir poco indegno.
Un disastro anche la Ferrari, con Charles Leclerc fuori alla terza curva, mentre Carlos Sainz ha preso 5 secondi di penalità per aver toccato Alonso, concludendo addirittura dodicesimo. Il quarto posto lo eredità così Lance Stroll, seguito dal rimontante Sergio Perez che era partito dall’ultima posizione. Sesto Lando Norris che regala i primi punti alla McLaren, davanti alla Haas di Nico Hulkenberg, ad Oscar Piastri e Guanyu Zhou. Chiude la top ten Yuki Tsunoda con l’AlphaTauri.
F1, per Leclerc la gara dura poche curve
Il Gran Premio d’Australia è uno dei più amati per gli appassionati di F1, vista la bellezza della pista di Melbourne ed il clima che si respira presso l’Albert Park Circuit. In pole position c’è il solito Max Verstappen, mentre l’altra Red Bull di Sergio Perez, così come l’Alfa Romeo Racing di Valtteri Bottas, decide di scattare dalla pit-lane.
Strepitosa la partenza delle Mercedes, con George Russell che si mangia il campione del mondo in carica, e poco dopo lo imita anche Lewis Hamilton. Solito disastro per la Ferrari, con Charles Leclerc che si ritira alla terza curva dopo un contatto con l’Aston Martin di Lance Stroll, terminando dopo poche centinaia di metri la sua corsa.
Troppo forzato l’assalto del monegasco che di certo non è stato abbastanza paziente, rischiando in maniera eccessiva. Carlos Sainz passa Fernando Alonso e sale in quarta piazza, mentre è pazzesco il via di Alexander Albon che con la Williams si ritrova sesto, con la Safety Car che entra in pista per un paio di giri.
Dopo la ripartenza c’è battaglia tra le frecce nere e Verstappen, mentre Albon purtroppo commette un errore e finisce contro il muro, gettando via uno splendido week-end. Russell e Sainz rientrano e montano la gomma Dura, una sosta che sembra fin troppo anticipata, che viene punita dalla folle decisione di mettere una bandiera rossa che non ha alcun senso.
Alla ripartenza si scatta da fermi, con Hamilton che riparte davanti a tutti tenendo alle sue spalle Verstappen e Fernando Alonso. Sir Lewis resiste due giri, poi il campione del mondo della F1 fa quello che vuole con il DRS aperto e le gomme Dure, sulle quali la Red Bull fa uno sport diverso.
Impressionante il fatto che nel giro del sorpasso Super Max abbia rifilato 2 secondi ad Hamilton solo nell’ultimo settore, a far capire che non c’è affatto battaglia, mentre Russell e Sainz tornano sotto dopo essere ripartiti da dietro. Lo spagnolo passa anche Stroll e sembra avere a disposizione una Ferrari almeno a livello dell’Aston Martin, mettendosi a caccia di Pierre Gasly sull’Alpine.
Esplode la power unit Mercedes sulla vettura di Russell, che prende addirittura fuoco alla fine del rettilineo. La direzione gara impone una Virtual Safety Car, grande delusione per il britannico che dopo una partenza strepitosa è stato vittima di una serie di episodi sfortunati.
Splendido il sorpasso di Sainz su Gasly, che comunque sta facendo una splendida gara sulla monoposto francese. L’Alpine va comunque fortissimo e tiene il passo dello spagnolo, mentre Verstappen al comando fa uno sport del tutto differente, lasciando alla concorrenza la battaglia per la seconda piazza.
La rimonta di Perez prosegue con il sorpasso sulla McLaren di Lando Norris, che gli permette di salire in ottava posizione, mettendosi a caccia della Haas di Nico Hulkenberg. Il tedesco cede il passo agevolmente al messicano, che ha ovviamente molto più ritmo con la Red Bull.
Si scatena il panico dopo una bandiera rossa introdotta per il contatto con il muro di Kevin Magnussen. Alla ripartenza da fermi per gli ultimi due giri, volano fuori le Alpine, con Sainz che fa girare Alonso ed una nuova rossa che viene introdotta quando si entra nell’ultimo giro.
A quel punto, viene ripristinata la classifica precedente, che fornisce a Fernando di nuovo la sua posizione sul podio, in un caos vergognoso che distrugge la poca credibilità rimasta a questo sport. Dopo un momento di concitazione, viene spiegato che la gara terminerà sotto Safety Car, con Verstappen che vince davanti ad Hamilton, Alonso, Sainz e tutti gli altri. Prossimo appuntamento a Bakui il 30 di aprile.