Seconda tappa stagionale della Moto2 a Termas de Rio Hondo, con il successo che è andato al nostro Tony Arbolino che è ora leader iridato.
La Moto2 ha fatto tappa in quel di Termas de Rio Hondo per il secondo round di questa stagione, e la sinfonia che ha suonato sul podio è italiana. Tony Arbolino ha infatti portato a casa una splendida vittoria, battendo il poleman Alonso Lopez che sembrava essere avviato verso una tranquilla vittoria, salvo poi doversi arrendere all’alfiere dell’Elf Marc VDS Racing Team.
Arbolino si è preso sia il successo che la leadership del mondiale di Moto2, visto che a questo strepitoso risultato va aggiunto anche il terzo posto della settimana scorsa. Il rider lombardo non si era mai trovato in questa posizione, ed ora giustamente si gode questa splendida impresa, candidandosi ad un ruolo di grande protagonista per tutto il resto della stagione.
Il terzo ed ultimo gradino del podio è appannaggio di Jake Dixon, che sembrava poter essere in grado di contendere il successo al tandem di testa, salvo poi mollare nelle fasi finali. Quarto Aron Canet davanti a Sergio Garcia, protagonisti di una grande gara considerando i long lap penalty che hanno dovuto scontare.
Sesta piazza finale per Darryn Binder, che si conferma uno specialista del bagnato e dell’umido in generale. Dietro di lui c’è Somkiat Chantra, che dopo essere partito dalla prima fila non ha mai lottato con i primi. Ottavo Filip Salac, seguito da Albert Arenas e Sam Lowes che hanno chiuso la top ten. Disastroso Pedro Acosta, che è solo dodicesimo alla fine di questa gara.
Il secondo atto della Moto2 in Argentina parte con Alonso Lopez in pole position, in sella alla sua Boscoscuro, che in qualifica ha battuto il plotone di Kalex capitanato da Aron Canet e Somkiat Chantra. Per via dell’infortunio al polso, decide di rinunciare alla gara Ai Ogura, che già in quel di Portimao non aveva preso parte alla corsa.
Qualifica non eccelsa per il leader del mondiale e dominatore della prima tappa Pedro Acosta, quinto alle spalle di Jake Dixon. Sesto il nostro Celestino Vietti, che ha bisogno di scuotersi cercando di ottenere un risultato di rilievo dopo il mesto undicesimo posto di domenica scorsa.
La pioggia torna a farsi sentire proprio durante il giro di formazione della Moto2, promettendo di aggiungere ulteriore spettacolo a questa gara. Lo scatto di Lopez è terribile e lo vede precipitare in mezzo al gruppone, mentre è Canet che si mette davanti a tutti, con una grande partenza di Tony Arbolino, che da ottavo sale sesto.
Pessimo anche lo start di Acosta che si ritrova nono, mentre Dixon sale in cattedra. Lopez rimedia subito con una serie di sorpassi impressionanti, risalendo addirittura in zona podio. Viene rifilato un doppio long lap penalty sia a Canet che a Sergio Garcia, mentre Lopez passe addirittura al secondo posto, per poi sverniciare anche Dixon e rimettersi al comando.
Si ritira Sean Dylan Kelly, mentre davanti c’è una sfida molto accesa per il secondo posto. Bravissimo Arbolino che scavalca Dixon e si mette all’inseguimento di un Lopez scatenato, che riesce ad imporre un grandissimo ritmo. Disastrosa la gara di Acosta, che precipita addirittura in sedicesima piazza.
Nonostante il long lap penalty, Canet ritorna in lotta con i primi, mentre Dixon fa segnare il giro più veloce, segno evidente che la pioggia è cessata e che la pista sta andando ad asciugarsi. Nelle retrovie si ritira anche David Sanchis, con un tracciato che resta molto insidioso ogni volta che si va fuori dalla pista, mnetre si ritira anche Rory Skinner.
Arbolino scavalca Lopez, il quale poi si rimette subito davanti ricominciando a macinare un ritmo di altissimo livello. L’unico che tiene il passo dei primi due è Dixon, mentre tra Canet e Darryn Binder c’è battaglia per la quarta piazza. Risale dodicesimo Acosta, che man mano trova ritmo, rimanendo comunque ben lontano dai tempi dei primissimi.
Continuano a far gara a parte i tre davanti, con il battistrada che è quello che sembra averne di più. Arbolino però non molla nulla, ed approfittando di un errore del rivale dello Speed Up Racing si prende il comando delle operazioni. Tony è implacabile e vola a vincere, con Lopez e Dixon costretti ad inchinarsi. Prossimo appuntamento ad Austin il 16 di aprile.
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