F1, Verstappen come Schumacher: eguagliato un record da brividi

Max Verstappen ha vinto la sua trentasettesima gara togliendosi la soddisfazione di agguantare un record storico che era nelle mani di Michael Schumacher e Lewis Hamilton.

Ci sono gare che rimarranno nella storia, non solo per le polemiche scaturite dalle decisioni della direzione gara ma anche per tutte le valutazioni che sono avvenute a seguito dell’ennesimo trionfo stagionale della Red Bull Racing. Questa volta non c’è stata alcuna doppietta anche perché Sergio Perez si è defilato subito dalle zone nobili della classifica a seguito di un clamoroso errore in Q1.

Max Verstappen Michael Schumacher (Ansa Foto)
Max Verstappen Michael Schumacher (Ansa Foto)

Il messicano, alla fine, ha rimontato sino alla quinta piazza, sfruttando il caos generato dalle decisioni a dir poco insensate della direzione gara. Per Max è arrivata la prima vittoria a Melbourne, ma non il primo hat-trick stagionale. Tre bandiere rosse hanno restituito al Checo una posizione in top 5 che, probabilmente, non avrebbe mai sognato di agguantare, ma ad impreziosire la domenica mattina italiana ci ha pensato ancora una volta l’alfiere di punta della Red Bull Racing.

Scattato dalla pole position per la ventiduesima volta nella sua vita Max è stato superato allo spegnimento dei semafori. A fare la differenza è stato George Russell che, grazie ad uno stacco di frizione perfetto, si è portato subito al primo posto. Il giovane ha condotto la gara per qualche giro finché non è stato richiamato ai box per la sostituzione delle mescole medie e a quel punto è stata sventolata la bandiera rossa.

Tutto è nato da un incidente di Alexander Albon che ha perso il controllo nella sua Williams e tutti i piloti, Sainz compreso, si aspettavano una fase lunga con una SC in pista per qualche giro. I piloti, invece, si sono dovuti rischierare sulla griglia di partenza e ancora una volta Max Verstappen ha trovato un buono spunto. Non c’è stata quella battaglia che in molti sognavano con Hamilton e Alonso. I veterani della categoria regina del Motorsport hanno condotto una gara attenta, cercando di evitare problemi.

Max Verstappen sugli scudi

Il ritmo tenuto dalla wing car austriaca è risultato sensazionale. Nel complesso la gara sarebbe stata lineare, se solo non fosse stata spettacolarizzata dai direttori di gara alla prima occasione utile. La situazione è emersa, in modo lampante, nelle ultime battute, proprio come era accaduto nel Gran Premio di Abu Dhabi nel 2021, ma stavolta la decisione è stata quella di fermare la gara e di ripartire per un finale scoppiettante.

La scelta dei commissari di frenare una gara che era già destinata alla conclusione per una spettacolarizzazione che ha messo a rischio i piloti ha fatto discutere. Max Verstappen, nell’ultima ripartenza, si è trovato fuori dai guai, anche grazie alla sua prima posizione in griglia. Avrebbe anche potuto subire un colpo che avrebbe rischiato di distruggere la sua grande prestazione e quella degli altri che lo seguivano. Concetti semplici purtroppo sembrano risultare troppo complessi per una Formula Uno che è sempre più alla deriva.

Eguagliato anche il grande Kaiser

Per fortuna rimangono i record e gli aspetti positivi di una categoria che nel passato deve rintracciare le radici forti per un futuro migliore. Verstappen nelle ultime 21 gare ha dominato in lungo e in largo, festeggiando tra l’altro anche il titolo mondiale a Suzuka nel 2022. Nella passata stagione è stato in grado di conquistare 15 GP su 22 (oltre a due Sprint Race), andando oltre i 13 successi di Sebastian Vettel e Michael Schumacher nell’arco di una stagione.

Stavolta l’olandese si è superato riuscendo ad ottenere 15 vittorie totali su 21 gare di fila, rientrando in una ristretta cerchia di piloti che sono stati in grado di ottenere un primato incredibile. Solo il Kaiser ai tempi della Ferrari e Lewis Hamilton nei fasti sulla Mercedes sono stati in grado di ottenere un simile numero di vittorie in 21 tappe. Max Verstappen sembra destinato a continuare la striscia positiva nel successivi Gran Premi, potendo fare affidamento su di una monoposto da sogno e su team che rasenta la perfezione.

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