Ferrari, Vasseur batte i pugni: Sainz ora spera nel ribaltone

Frederic Vasseur aveva dichiarato che la Scuderia Ferrari non avrebbe presentato ricorso dopo il GP d’Australia. Ora la penalità subita da Sainz potrebbe essere revisionata.

Non c’è tregua nella stanza dei bottoni della FIA. Dopo gli erroracci di Melbourne le questioni sembravano chiuse. Le tre bandiere rosse hanno ridicolizzato il circus stesso, senza aggiungere il tanto agognato spettacolo. Si è solo venuto a creare un casino nonsense con pochi precedenti storici che avrebbe potuto mettere a repentaglio la salute dei piloti.

Ferrari Vasseur Sainz F1 (Ansa Foto)
Ferrari Vasseur Sainz F1 (Ansa Foto)

Il GP d’Australia dei ferraristi si è trasformato in un incubo. Quello di Leclerc è durato il tempo di 3 curve. Charles, al primo giro, ha cercato il pertugio giusto al primo giro, ma è stato colpito da Lance Stroll. Il monegasco, con un pizzico di ottimismo, ha provato un sorpasso all’esterno. Il canadese, trovatosi nel panino tra il teammate Alonso e Leclerc, ha centrato la posteriore destra del ferrarista, facendolo insabbiare.

Non c’è stata alcuna possibilità di rimettere le gomme sull’asfalto. Due ritiri nei primi tre Gran Premi del 2023. Le speranze dei fan si sono concentrate su Carlos Sainz. Dopo una buona prima parte di gara, il #55 è stato molto sfortunato. L’incidente di Albon avrebbe dovuto comportare una Safety Car, mentre è stata sbandierata una bandiera rossa, qualche minuto dopo il pit stop effettuato dallo spagnolo. Stessa sorte è capitata al leader della gara, George Russell, che al via aveva bruciato Max Verstappen.

La gara è stata interrotta con Sainz fuori dalla zona punti. Alla ripartenza ha dovuto ricostruire la sua gara, scattando dalla undicesima casella. Per lo spagnolo è stata una prima mazzata, ma è stato caparbio a superare diverse vetture, tra cui l’Aston Martin di Stroll e l’Alpine di Gasly, sfruttando anche il DNF di George Russell per un problema alla PU.

La rimonta e la beffa di Carlos Sainz

Dopo tanta fatica lo spagnolo si è messo in scia di Fernando Alonso, terzo a Melbourne. La gara è stata dominata da Max Verstappen, mentre la Mercedes W14 di Lewis Hamilton e l’AMR23 di Fernando Alonso non sono state così distanti. Nel momento in cui il ferrarista si è riportato ai piedi del podio, l’incidente di Magnussen ha riportato tutti i piloti in pit lane. L’ennesima bandiera rossa ha avuto dell’incredibile, anche perché i detriti e la mescola sarebbero potuti essere gestiti con una VSF.

A quel punto per pochissimi giri finali i piloti hanno dovuto effettuare l’ennesima ripartenza da fermo. Una scelta che ha creato scompiglio. Le Alpine, dopo una gara di alto profilo, sono finite KO. Sainz ha centrato Fernando Alonso. Fuori dai giochi anche l’altra Aston Martin di Lance Stroll. Carlos ha commesso un errore, ma con la terza red flag, di fatto, non ha arrecato alcun danno allo spagnolo.

La direzione gara, infatti, ha scelto di percorrere un ultimo giro sotto regime di Safety Car con le medesime posizioni del precedente start. A quel punto Sainz è rimasto fregato perché con 5 secondi di penalità, nel trenino di vetture, ha concluso fuori dalla zona punti, in dodicesima posizione. Una batosta pesantissima dopo una gara condotta con il giusto spirito.

La Ferrari ora vuole la revisione

Carlos, già via radio, aveva chiesto ai suoi uomini di valutare un appello avverso la decisione dei giudici. Ai microfoni di Sky, saggiamente, ha preferito non esporsi sulla questione perché avrebbe rischiato di peggiorare la situazione con offese e insulti. “Abbiamo presentato diritto di revisione alla FIA per la penalità di Sainz in Australia”, ha annunciato ora Frederic Vasseur.

Come riportato da Sky, il team principal francese ha sancito: “Nella stessa curva c’è stato anche un incidente tra Ocon e Gasly, ma la direzione di gara ha valutato la questione in maniera differente. Il passo c’era, siamo stati sfortunati con la Safety Car e la bandiera rossa e abbiamo dovuto fare un pit stop in più. Ma ci siamo avvicinati ad Alonso, il nostro gap dalla Red Bull era minore. Questo significa che la direzione che abbiamo preso nello sviluppo della macchina probabilmente è quella giusta. Dobbiamo confermarlo in Baku“.

La cosa migliore sarebbe stata quella di chiudere la gara nella condizione precedente al crash. “Il morale di Carlos era completamente a terra e ho dubito aiutarlo un po’ domenica sera. Dopo la gara era devastato. La cosa più importante è che tutti siano motivati, spingano nella stessa direzione e supportino il team“, ha concluso Vasseur. Sainz spera di riottenere il suo quarto posto.

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