SBK, la bordata di Bautista scuote la MotoGP: piloti demoliti

Il campione del mondo della SBK, Alvaro Bautista, è convinto che il problema sicurezza non sia legato al nuovo format, ma alla condotta di alcuni centauri non ancora abituati alle SR.

In MotoGP è dilagato il dibattito tra favorevoli e contrari alla Sprint Race. Di sicuro i primi due appuntamenti della classe regina hanno avuto un impatto importante in termini di spettacolo. Raddoppiare le corse tende anche a creare nuove dinamiche, come ad esempio nuovi duelli con più variabili. Ogni partenza in più genera anche un nuovo rischio.

Alvaro Bautista (Superbike)
Alvaro Bautista (Superbike)

Rispetto alla F1 la classe regina può vantare di aver avuto un impatto superiore. E’ ovvio che le gare di moto presentano maggiori stravolgimenti rispetto alle sfide automobilistiche. A fare scalpore è stato anche il bollettino medico dopo la prima tappa. Pol Espargaró è stato il primo a farsi male al debutto nel 2023. Il pilota spagnolo della GasGas è rimasto vittima di un brutto incidente durante le seconde libere del GP del Portogallo.

Sono emerse una contusione polmonare, una frattura alla mandibola e ad una vertebra dorsale. L’ex centauro della Honda ha avuto un impatto devastante contro le barriere. Il responso dei medici aveva subito messo in luce una contusione polmonare e varie fratture. Per fortuna il centauro ha ricominciato la riabilitazione per rimettersi in sella della sua GasGas. Nella Sprint Race è toccato ad Enea Bastianini subire un duro colpo, a causa di una entrata sconsiderata di Luca Marini del team Mooney VR46.

Il fratello minore di Valentino Rossi è andato a centrato in pieno il neo pilota della squadra corse Ducati. Il Bestia ha riportato la frattura della scapola. Il giorno dopo Marc Marquez ha creato il caos, colpendo nelle prime battute del Gran Premio di Portogallo l’idolo di casa Miguel Oliveira. Si è temuto il peggio perché il centauro del team RNF Aprilia è rimasto al suolo in attesa dei soccorsi.

La bordata di Bautista ai rider della MotoGP

Per fortuna tutti i piloti sopracitati stanno meglio ma hanno saltato il GP d’Argentina. Nella Sprint Race del secondo atto si è fatto male Joan Mir, campione del mondo della MotoGP 2020. Lo spagnolo per un trauma cranico ha poi saltato la corsa domenicale. Un bollettino di guerra. Marquez ha riportato la frattura del primo metatarso della mano destra a Portimao. Dovrebbe recuperare per il terzo appuntamento di Austin.

Fabio Quartararo, protagonista di qualche scaramuccia con i rider della Honda, ha descritto i primi giri della Sprint una “giungla”, affermando che potrebbe avvenire un grosso incidente in futuro. Il francese è stato tra i piloti meno felici dell’introduzione delle SR. “Non vedo le Sprint come pericolose – ha sancito Alvaro Bautista ai microfoni di Motorsport.com – Un’altra cosa è come ogni pilota le gestisce. Il rischio e il pericolo dipendono dai piloti, non dalla gara o dal format“.

Mi piace molto di più il nuovo format rispetto a quello vecchio. Quello che mi piace di più sono le gare, non le prove, dove si fanno solo dei giri. Personalmente penso che (il cambiamento, ndr) sia stato positivo, perché genera molta più attenzione da parte del pubblico. Inoltre, per i piloti è una sfida perché bisogna essere molto concentrati e fare meno errori, perché poi è più difficile recuperare“, ha sancito il rider della Ducati.

Situazione destinata a cambiare

Secondo Bautista il problema è che i centauri della MotoGP, quando devono lanciarsi per una Sprint, si caricano per affrontare pochi giri, ma con il tempo la situazione andrà a migliorare. Quando dovranno gestire le corse decisive l’aggressività non sarà più massima. In SBK sono più aggressivi i rider nelle gare lunghe che in quelle brevi. Per il pilota di Talavera de la Reina è quindi una questione di abitudine.

Erano abituati a correre in modo diverso. Ma è come quando le qualifiche sono state divise in Q1 e Q2. Prima se ne parlava molto, ora nessuno mette più in discussione questo format. Tutti questi cambiamenti sono a favore dello spettacolo. Se parti decimo, o sei a metà griglia alla prima curva non hai molte opzioni. Più che l’aggressività, la cosa più importante è la posizione in griglia“, ha concluso Bautista

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