Sta facendo clamore la notizia che riguarda Manheim, cittadina che appartiene al comune di Kerpen (vicino a Colonia), dove è cresciuto Michael Schumacher.
Sono passati ormai quasi dieci anni da quel 29 dicembre 2013, quando Michael Schumacher è rimasto gravemente ferito in un incidente su una pista da sci a Méribel. Prima diversi mesi in coma farmacologico, poi il ritorno a casa per continuare le cure e la riabilitazione, poi più nessuna notizia, se non sporadica, da parte di alcuni amici. La famiglia infatti si è stretta attorno al campione di F1, in difesa della propria privacy. Ma i tifosi ancora oggi non aspettano altro che novità sul pilota tedesco, che ha legato per sempre il suo nome al Circus e in particolare alla Ferrari.
Spesso però il nome di Michael Schumacher torna prepotentemente alla ribalta, in parte per le imprese in pista di un altro fenomeno come Max Verstappen, già a quota 2 come campionati vinti in F1 ma che ogni domenica fa segnare nuovi primati.
Ma anche per altri eventi che almeno in parte lo riguardano, vedi in particolar modo le aste di alcune sue monoposto vincenti. Tra le ultime la F2000, con la quale il Kaiser è tornato a vincere un Mondiale dopo 5 anni dall’ultima volta. E negli ultimi giorni anche per una triste notizia che arriva dalla Germania.
Le città dove sono nati o cresciuti grandi personaggi della storia sono solitamente luoghi di culto per migliaia di appassionati, dove si recano per visitare e conoscere meglio le origini del proprio idolo. E lo stesso vale per Manheim, cittadina che appartiene al comune di Kerpen (vicino a Colonia), dove è cresciuto il 7 volte campione del mondo di F1. Ma la notizia è che tra qualche mese cesserà letteralmente (e fisicamente) di esistere.
Sono passati anni da quando le autorità tedesche lo hanno deciso, ma solo adesso che i lavori stanno procedendo a passo spedito la notizia è tornata in voga. Il motivo di questa “cancellazione”? L’espansione di una miniera di lignite, un tipo di carbone. Secondo il Rheinische Post, l’intero paese dove ha vissuto Michael Schumacher doveva essere demolito e lasciato completamente vuoto entro il 2022. Da quella data è passato un anno e, secondo le testate internazionali, il paese che fino a pochi anni fa era abitato da 1.700 persone ora è una città fantasma.
Se si fa un giro tra le sue strade, ora ci sono solo poche case in piedi, tutte con le persiane abbassate. Sono rimasti al momento solo 12 abitanti, testimoni di una comunità che fatica a dire addio al proprio paese ma che dovranno andare via anche loro a breve. Il resto degli ex abitanti è già partito, accettando importanti offerte dalla compagnia elettrica tedesca RWE.
Le ruspe hanno già distrutto tutto alla periferia della cittadina e nel 2024 dovrebbero andare giù anche le ultime costruzioni. Vista la sua vicinanza alla foresta di Hambach, area protetta per il suo valore ecologico, si salverà la casa che era di proprietà della famiglia Schumacher, ma anche la pista di go-kart ‘Erftlandring’ e la chiesa. ma la realtà è che rimarranno lì nel nulla.
Non si salverà invece la casa in cui vivevano Michael Schumacher e sua moglie Corinna prima di trasferirsi a Monaco, così come la sede del comune dove si sono sposati nel 1995 con rito civile. Insomma un pezzo di storia del campione di F1 se ne va, nonostante negli anni i tentativi per farne un’attrazione turistica legata all’ex pilota siano stati fatti. Ma tutto alla fine è fallito. E dei ricordi di una vita non esisterà quasi più nulla.
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