Il terzo appuntamento stagionale della Moto3 ad Austin vede trionfare Ivan Ortolà, al primo trionfo in carriera. Che spettacolo alla fine.
La terza tappa stagionale della Moto3 consegna il successo ad Ivan Ortolà, che batte tutti in quel di Austin. La vittoria sembrava essere diventata impossibile per lui, visto che alla seconda curva era finito molto indietro a causa di un’incertezza mentre lottava per le prime posizioni, ma si è poi visto subito che aveva tra le mani un passo insostenibile per tutti.
Una bella mano gli è arrivata dalla caduta di Ayumu Sasaki nel finale, dopo una gara che era stata letteralmente dominata. Il secondo posto è stato così appannaggio di Jaume Masia, che nel caos totale dell’ultima curva ha battuto Xavier Artigas, che ha svolto un’ottima rimonta dopo essere partito dalla nona posizione, ma c’è stato sicuramente un momento in cui aveva pensato alla vittoria.
Ritirato anche Tatsuki Suzuki, ovvero colui che aveva vinto in Argentina. La Moto3, come sempre, non ha deluso, con il quarto posto andato a Diogo Moreira, davanti al leader del mondiale Daniel Holgado. Sesto Deniz Oncu, che in questo fine settimana non si è mai visto, davanti a David Salvador e David Alonso. La top ten è stata completata da Ryusei Yamanaka ed José Antonio Rueda.
Terza tappa stagionale per la Moto3 in quel di Austin, dove si disputa il Gran Premio delle Americhe. Prima pole position stagionale per Jaume Masia, che ha così interrotto il dominio nelle qualifiche di Ayumu Sasaki, che sia a Portimao che a Termas de Rio Hondo aveva messo a referto il miglior tempo in prova.
Il giapponese è comunque secondo, davanti ad Ivan Ortolà, mentre il leader della Moto3, ovvero Daniel Holgado, è solo quinto, dietro anche a Diogo Moreira. Il primo degli italiani è Stefano Nepa che completa la seconda fila, con Romano Fenati tredicesimo e Riccardo Rossi sedicesimo. Ventesimo il giovane Filippo Farioli. Dal decimo posto Tatsuki Suzuki, dominatore in Argentina.
A beffare tutti al via ci pensa Moreira, che dalla quarta posizione fa fuori tutta la prima fila, mentre Sasazi ed Ortolà si toccano e quest’ultimo riesce a tenersi in piedi per miracolo, senza cadere per un nulla. Sasaki sul lungo rettilineo si prende il comando delle operazioni, mentre Moreira deve difendersi da Masia e da un Nepa partito in grande spolvero.
Il gruppo non si sgrana come era accaduto due settimane fa, ma Sasazi sfrutta una moto velocissima sui rettilinei per cercare di tenere dietro tutto il gruppone. Holgado, leader di campionato, è quarto davanti ad uno scatenato Xavier Artigas, autore di un gran passo in avanti nelle prime fasi dalla nona piazza di partenza.
Colpo di scena a dieci giri dal termine, quando Suzuki cade malamente nel serpentone, a causa di un violentissimo high-side. La moto si spacca praticamente a metà, e per fortuna, né il giapponese né la stessa moto carambolano di nuovo in pista, altrimenti si sarebbe rischiato un incidente molto brutto.
Davanti a tutti c’è sempre un equilibrio sorprendente, anche se sono i primi sei a fuggire ed a spezzare in due il gruppone. Ortolà, dopo lo spavento della seconda curva, ha recuperato alla grande unendosi ai primi, scavalcando anche Artigas salendo in quinta piazza, con il serio obiettivo di puntare anche a coloro che sono davanti.
Ortolà si libera poi di Holgado, confermando di avere un ritmo assolutamente spaventoso, e l’unico problema per lui sembra poter essere un eccessivo stress imposto alle gomme che potrebbe dargli fastidio nel finale della gara, ma nulla è detto. Sasazi e Masia continuano a sfidarsi sul passo, con il giapponese che conserva sin dalle prime battute la prima posizione.
Lo strepitoso momento di forma di Ortolà prosegue anche Moreira che deve cedergli la terza piazza, mentre Masia riesce finalmente a scavalcare Sasazi per prendersi il comando delle operazioni. La coppia di testa deve però far attenzione ad un Ortolà che è scatenato in tutto e per tutto, con traiettorie molto aggressive che lo esaltano su questa pista.
Sasazi torna davanti a tutti, sfruttando ancora una volta la grande velocità della sua moto, evidentemente settata per rendere al meglio sugli allunghi per poi remare di più nelle curve. Altro colpo di scena a tre giri dalla fine, quando è proprio Sasaki a finire per le terre dovendo abbandonare la lotta per la vittoria, un errore grave che testimonia quanto debba ancora crescere in chiave gestione gara.
Ortolà sale al comando davanti ad Artigas e Moreira. La lotta tra i primi è molto intensa, ed è un peccato aver perso il giapponese che pareva essere quello più in forma e pronto a portarsi a casa la vittoria. Ortolà completa il suo capolavoro e vola a vincere con un finale strepitoso, battendo Masia ed Artigas. Prossimo appuntamento a Jerez de la Frontera tra due settimane.
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