La Lancia torna nei rally e lo fa con un mito: pronto per lei Sebastian Loeb

Sebastian Loeb, nove volte iridato nel mondiale rally, avrà l’opportunità di testare una delle auto più leggendarie e vincenti di sempre. Appassionati Lancia impazziti.

Vi sono leggende che non hanno bisogno di presentazioni. La Lancia Delta è il secondo modello più venduto nella storia del marchio piemontese con 776.970 unità realizzate che includono i 525.231 esemplari della prima serie, i 138.980 esemplari della seconda gen e i 112.759 esemplari della terza serie.

Sebastian Loeb Lancia (Ansa Foto)
Sebastian Loeb Lancia (Ansa Foto)

La prima Delta nacque dal designer Giorgetto Giugiaro che creò un’auto rivoluzionaria. Squadrata, massiccia e molto accattivante, lo stile fu ripreso da tantissimi competitor. Nessuno riuscì ad imitare il look dell’auto italiana. Battevano sotto il cofano due motorizzazioni: il 1301 cm³ (75 CV, poi portato a 78 CV nel 1982) e il 1498 cm³ da 85 CV. La Delta, inoltre, è tra le vetture più vincente nella storia del campionato mondiale Rally, con i primati di vittorie di gara (46) e titoli costruttori (6) maturati a cavallo degli anni 1980 e 1990. Era irrefrenabile su qualsiasi superfice.

La versione 4WD era perfezionata da parafanghi più grossi e un design ancora più racing. Dopo la versione da 185 cavalli, fu lanciata, verso la fine del 1989, la 16V da 200 CV. L’assetto della vettura era abbassato per garantire un bilanciamento ideale. Per celebrare il quinto titolo la casa piemontese presentò 400 esemplari della Delta Martini 5. C’era una attenzione mediatica per le sfide off-road clamorosa, anche grazie alle sponsorizzazioni.

La fama della Lancia Delta

I rally erano seguitissimi, soprattutto perché c’erano sfide impegnative e costruttori come Lancia. Oggi i ragazzi non immaginano nemmeno quale sogno poteva essere per i giovani di quell’epoca possedere una Delta. Purtroppo il listino attuale della Lancia propone solo la piccola utilitaria Ypsilon, sempre apprezzata ma anche rimasta simile a sé stessa da anni. Per guidare una potente HF occorrevano doti da pro driver.

Tantissimi restomod hanno fatto rivivere la mitica Delta. All’epoca l’auto era all’avanguardia anche per le sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti di tipo MacPherson. I paraurti anteriori e posteriori erano fatti in resina poliestere rinforzata con fibre di vetro. All’apparenza poteva sembrare una vettura spartana, ma le sportive di quell’epoca puntavano su una bellezza nuda e cruda, senza troppi fronzoli.

Si badava alla sostanza e al divertimento autentico. Altro che tecnologia a bordo. Erano auto per pochi. Sebastian Loeb è considerato, a giusta, ragione uno dei piloti più forti di sempre. Non solo ha dimostrato di essere un recordman assoluto nei rally e nei rally cross, ma anche turismo e GT, arrivando tre volte a podio nella Dakar. Un fenomeno assoluto che avrà una grossa chance in futuro.

Sebastian Loeb sulla Delta

Un sogno per gli appassionati di rally, ma una realtà per il driver francese. Il campione, a suo ritorno nella specialità, proverà la nuova versione elettrica, denominata Evo-E RX, da 700 cavalli della Delta. Certo il silenzioso doppio pacco batteria stonerà rispetto ai tempi belli dei motori termici, ma l’impatto è comunque devastante per i fan.

L’anno scorso il francese si è cimentato nel fuoristrada con l’Extreme-E e la partecipazione al World Rally Championship. Ha scelto di tornare Mondiale Rallycross. Ormai corre per divertimento. Saranno 50 i modelli prodotti dalla Delta Evo-e. Oltre ai privilegiati che proveranno il brivido di guidare le esclusive versioni messe in vendita, il team Special One Racing le consegnerà nelle mani di Loeb e Chicherit nel Rallycross.

Io appartengo a una generazione cresciuta guardando la Lancia Delta vincere i rally – ha annunciato Loeb, come riportato su AS – Quindi, naturalmente, ho un debole per questa macchina. Ma quando Guerlain Chicherit mi ha parlato per la prima volta del Delta racing rallycross, ho pensato che fosse pazzo. Così l’ho provato a dicembre 2022 e sono stato subito conquistato dalle sue doti dinamiche. Ho molta fiducia in questo progetto e non vedo l’ora di guidarlo sulle piste di tutto il mondo”.

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