Un ex pilota della Scuderia Ferrari si è esposto in modo sorprendente sul mercato piloti. Lewis Hamilton si vestirà di Rosso nel 2024?
Lewis Hamilton è all’ultimo treno della sua vita. A 38 anni ha raggiunto la gloria con due diversi team, mancando di un soffio la conquista dell’ottavo titolo iridato. Dopo la beffa subita ad Abu Dhabi, in circostanze molto discusse, il #44 è entrato in un tunnel negativo. L’attuale alfiere della Mercedes credeva di poter continuare a lottare per traguardi ambiziosi al volante delle wing car teutoniche.
La delusione maggiore è avvenuta con il lancio delle ultime due vetture. Lewis ha promesso ai fan che avrebbero visto la sua migliore versione, ma in realtà non hanno assistito ad alcun passo in avanti. La Mercedes prende sempre più paga dalla Red Bull Racing. Al posto della Ferrari del 2022, si è inserita l’Aston Martin, ispirandosi ai concetti tecnici della vettura progettata da Adrian Newey.
Il tempo, intanto, sta passando e Lewis sta invecchiando. Sebbene dichiari di essere nella miglior forma fisica di sempre, la F1 non è l’atletica. Se avessero istituito un riconoscimento mondiale per il pilota più allenato, Sainz, Alonso ed Hamilton avrebbero battagliato, ma l’unico dominatore del circus è, sin qui, l’affamatissimo Max Verstappen. Quest’ultimo ha conquistato due gare su tre, ma solo perché in Arabia Saudita gli si è rotto il semiasse in qualifica.
C’ha pensato Sergio Perez a fare le veci del suo teammate. Se la Mercedes continuerà a non fornirgli una vettura competitiva Lewis potrebbe anche decidere di non prolungare il contratto in scadenza al termine del 2023. Le sue capacità sono indubbie, ma sul piano tecnico le alternative sono pochissime. In Red Bull Racing non troverebbe spazi per ovvi motivi, mentre in AM hanno puntato su Fernando Alonso, mettendolo sotto contratto per il 2023 e il 2024.
Destinazione Ferrari per Hamilton?
Premesso che un ritorno in una delle peggiori McLaren di sempre non avrebbe senso, a questo punto le strade per l’anglocaraibico sono solo tre: appendere il casco al chiodo, avere in fiducia nella versione B della Mercedes o fare la storia in Ferrari. Il passaggio alla Scuderia modenese scatenerebbe un hype clamoroso in tutto l’ambiente delle corse. Sebbene non sia più il giovane pimpante di prima, Lewis potrebbe rivivere una terza ed ultima fase di carriera leggendaria.
Il desiderio di correre con la tuta rossa, nonostante sia sempre stato legato al marchio della Stella a tre punte, potrebbe anche stimolarlo ma se vedesse, nel concreto, la possibilità di ritornare in vetta. La Ferrari, però, dopo l’exploit dell’inizio dello scorso campionato si è ecclissata. La nuova SF23 ha rappresentato un passo indietro rispetto al modello precedente. Leclerc e Sainz sono già sembrato esausti dei problemi della vettura.
Lewis potrebbe portare una maggiore esperienza e qualche tecnico di alto profilo ma basterebbe? Di sicuro la Rossa riacquisirebbe un certo rispetto in pista. L’era Binotto è stata a dir poco imbarazzante e non solo per i risultati. Vasseur deve dimostrare di poter comandare un gruppo di tecnici motivato e unito, ma per riavere ordine e disciplina si vuole del tempo. La Rossa ed Hamilton sono accomunati da un solo aspetto: hanno fretta di tornare a vincere.
Le parole di Gerhard Berger
Per l’ex driver della Ferrari la cosa più logica sarebbe quella di firmare per il team di Maranello. “Se Lewis non riesce ad avere una macchina competitiva dalla Mercedes e le porte della Red Bull sono chiuse, perché non provare la Ferrari nel caso non volessero rinunciarci? Forse può risolvere i problemi che hanno. L’impegno di un pilota con una squadra non significa niente, nessuno svela le proprie carte“, ha ammesso il pilota al Kronen Zeitung.
“Tutti i piloti vogliono guidare per la Ferrari almeno una volta nella vita. Quasi tutti i migliori piloti della storia ci sono stati prima o poi. Ayrton Senna non è andato perché sapeva che poteva non vincere lì, forse accadrà la stessa cosa con Lewis. Sarebbe auspicabile per i tifosi se Perez e Max Verstappen potessero organizzare un duello come quello di Senna contro Alain Prost. Ma ne dubito, Max è troppo forte”, ha concluso Berger.