Max Verstappen si è imposto in due delle prime tre gare della stagione, cosa che non è riuscita a tanti altri piloti nella storia.
I numeri sono tutti dalla parte di Max Verstappen, e l’olandese si gode una delle epoche più dominate della storia della F1. La Red Bull pare aver scavato un solco clamoroso grazie alla mostruosa RB19, una delle auto più veloci di sempre e che ha un vantaggio clamoroso sulla povera concorrenza, ormai già al tappeto.
Quello che si è visto in Australia è molto chiaro, visto che le power unit Honda non erano al massimo e Super Max ha comunque vinto stracciando la concorrenza. Le prove di forza ancor più nette erano arrivate a Jeddah e Sakhir, nelle quali ai rivali non era stato lasciato scampo.
Verstappen è entrato ora nel club di campioni che sono riusciti a vincere due delle prime tre gare, dove ha messo piede imponendosi nella prima tappa di Sakhir e nella terza di Melbourne, con un secondo posto nel mezzo ottenuto in Arabia Saudita. Possiamo dire che il figlio di Jos è in bella compagnia.
Max Verstappen ha aperto la stagione con due vittorie nelle prime tre gare, una cosa che è riuscita a piloti che quando l’hanno fatto hanno poi vinto praticamente sempre il titolo mondiale, tranne Charles Leclerc nel 2022 o Lewis Hamilton due anni fa. Il britannico, dal canto suo, trasformò un mega-inizio nel titolo sia nel 2019 che nel 2020, mentre quella della Ferrari appare essere una maledizione.
Infatti, anche Sebastian Vettel nel biennio 2017-2018 vinse in entrambi i casi in Australia ed in Bahrain, cedendo poi il titolo ad Hamilton. Nico Rosberg vinse le prime tre tappe nel 2016 per poi laurearsi campione del mondo, così come Hamilton che ne vinse due nel biennio precedente.
Non è possibile operare un confronto con il 2012 e nel 2013, così come nel 2010, visto che in entrambi i casi ci furono tre vincitori diversi nelle prime tre gare, quando la F1 offriva ancora una varietà maggiore di protagonista, roba impossibile al giorno d’oggi. Vettel vinse due delle prime tre nel 2011 vincendo poi il titolo, così come Jenson Button nel 2009 e Fernando Alonso negli anni Renault, il 2005 ed il 2006.
Sia nel 2007 che nel 2008 ci furono tre vincitori diversi nelle prime tre gare, e lo stesso discorso è valido anche per il 2003. Michael Schumacher fece un sol boccono dei rivali sin da subito sia nel 2000, nel 2001, nel 2002 e nel 2004, con le statistiche che dicono la stessa cosa anche per Mika Hakkinen nel 1998.
Prima di loro, ce l’hanno fatta anche, a partire dal 1953, Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Jim Clark, Graham Hill, Jackie Stewart, Jacques Villeneuve, sino ad arrivare ai piloti più recenti di cui vi abbiamo parlato poco fa. Incredibile riflettere sul fatto che la Ferrari abbia vinto per tre volte due delle prime tre gare in questi ultimi anni, senza mai mettere le mani sul mondiale.
Al Verstappen in formato stellare che abbiamo visto in queste prime gare basterà davvero gestire il gran vantaggio per mettere a referto il tris iridato, e non abbiamo dubbi sul fatto che ce la farà grazie al suo talento ed alla strepitosa Red Bull che ha a disposizione. Il ciclo tecnico di dominio è appena iniziato.
Charles Leclerc aveva fatto un percorso esattamente alla pari di Max Verstappen nelle prime tappe del 2022. Il monegasco, infatti, aveva vinto partendo dalla pole position il Gran Premio del Bahrain, così come in Australia, chiudendo secondo in Arabia Saudita. Il pilota della Ferrari, aveva messo in cascina 71 punti 78 disponibili, considerando anche i tre giri veloci ottenuti.
Super Max è a quota 69, perché di giro veloce ne ha ottenuto uno solo, strappandolo al giro finale a Sergio Perez in Arabia Saudita. Leclerc, purtroppo, non è riuscito a sfruttare quell’inizio lampo a causa degli incredibili errori fatti dalla sua squadra, uniti ai problemi tecnici ed al calo di competitività che si è avuto nella parte finale della stagione.
Visto come sta andando questa Red Bull ed il vantaggio tecnico, oltre che matematico, che hanno sulla concorrenza, viene davvero difficile pensare che si possa ripetere quanto accaduto a Leclerc lo scorso anno, anche se in questo sport non può mai essere detta l’ultima parola. La realtà, tuttavia, è chiara a tutti.
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