Tutti si aspettavano il ritorno in auge dell’otto volte campione del mondo spagnolo del team Honda Hrc, ma è stato Rins il re del COTA nel 2023. Ecco una statistica da brividi sull’ex Suzuki.
Vi sono straordinari piloti che hanno fatto la storia della Honda. Da Mick Doohan a Valentino Rossi, passando per Marc Marquez che non è stato il primo e, forse, non sarà l’ultimo a far impazzire i fan del marchio dall’ala dorata. Dopo anni di alti e bassi, la casa di Tokyo ha ritrovato il sorriso con il centauro che proprio non ti aspetti.
Alex Rins ha concluso un weekend da sogno in Texas con una vittoria meritata, dopo lo scivolone dell’avversario diretto. Pecco Bagnaia era stato impeccabile nella Sprint Race, riuscendo a tenersi alle spalle l’asso del team Honda di Lucio Cecchinello. Sul più bello, in gara, il campione in carica si è steso, dando una ghiotta chance al nativo di Barcellona. Rins non ha commesso errori e ha portato a casa il trionfo con 3 secondi di vantaggio su Luca Marini, in sella alla Desmosedici del team Mooney VR46, e Fabio Quartararo della Yamaha.
La squadra LCR ha avuto in dote un potenziale campione, dopo l’addio di Alex Marquez. Quest’ultimo è passato al team Gresini, liberando il posto all’ex Suzuki. Il team di punta Repsol Hrc avrebbe dovuto fare una scelta, ma dati i risultati dei primi 3 GP ha preso quella sbagliata. Tra Rins e Mir era palese che il pilota che desse maggiori garanzie fosse Alex. Forse ha contato il curriculum e il fatto che Joan avesse conquistato il titolo mondiale nel 2020, ma Rins potrebbe essere un rimpianto per la squadra Honda di punta.
La Honda non vinceva da 24 Gran Premi, ovvero Misano 2021. L’ultimo, neanche a dirlo, era stato Marc Marquez. Dopo quella tappa il campione spagnolo si infortunò, gravemente, finendo nuovamente ai box tra problemi alla vista e nuove operazioni alla spalla destra. Un digiuno storico per la casa di Tokyo che ha rotto il tabù, nella terza tappa del 2023 grazie all’acuto di Rins. Se da una parte Marc può avere avuto un elemento per sorridere, l’ennesimo mondiale della sua carriera è partito in salita.
L’amarezza di Marc Marquez
Senza il clamoroso errore nella prima tappa in Portogallo il centauro di Cervera avrebbe potuto festeggiare l’ottavo trionfo in America. Nonostante la prestazione imperiale di Rins, già vincitore in Texas nel 2019, la Honda Hrc avrebbe preferito avere a pieno regime il suo alfiere di punta. Marc, invece, ha combinato un disastro a Portimao, centrando in pieno Miguel Oliveira.
Le peggiori conseguenze, sul piano fisico, le ha riportate proprio l’otto volte iridato, che dopo una operazione alla mano destra, è stato costretto a saltare già due weekend. Dovrebbe scontare il doppio long lap penalty nella successiva tappa, salvo clamorosi dietrofront. Dopo questi risultati Bezzecchi, sesto nel GP delle Americhe, è sempre primo, a quota 64 punti, con 11 punti di margine su Bagnaia e 17 su Rins, mentre Luca Marini è sesto a -26 dal compagno di squadra.
Alex Rins si è portato al quarto posto della graduatoria a quota 47 punti, davanti a Vinales e Zarco, Marc Marquez, invece, è sempre fermo al palo con i suoi 7 punti conquistati nella Sprint Race del GP del Portogallo. La Honda spera di rivedere il fenomeno di Cervera nella prossima tappa in Spagna, in programma nell’ultimo weekend di aprile.
Rins e una statistica che fa sognare la Honda
Marc Marquez dal debutto in Honda, nell’annata 2013, ha monopolizzato le classifiche, conquistando ben 6 mondiale nella classe regina. L’ultimo pilota Honda a vincere un GP, oltre a Marquez, era stato Cal Crutchlow in Argentina nel 2018. Ma per risalire alla prima vittoria stagionale di un pilota della Honda, al di fuori di Marquez, occorre rispolverare due nomi storici.
Casey Stoner vinse al debutto in Honda nel 2011 in Qatar. Pronti, via e l’ex campione della Ducati riuscì subito a trovare il feeling giusto sulla moto giapponese. Al termine di quell’annata l’australiano conquistò il mondiale. Naturalmente, in precedenza, Dani Pedrosa nel campionato 2008 celebrò il trionfo in Spagna al secondo round. Ad Alex Rins sono bastati tre GP in sella ad una Honda per una P1. In attesa di Marquez, l’ex Suzuki non ha fatto rimpiangere il re del COTA.