Jean Alesi si è schierato sulla delicata questione tra i due driver ferraristi. Nonostante la Ferrari non sia competitiva, l’atmosfera tra Sainz e Leclerc è parsa un pò tesa.
Nel Gran Premio d’Arabia Saudita e nelle qualifiche del Gran Premio d’Australia Sainz e Leclerc si sono confrontati, anche con toni accessi. A Jeddah il numero #16 ha chiesto al posizione al #55 per provare l’assalto al quinto posto di Lewis Hamilton.
Intimato dal team a favorire il passaggio del monegasco, il figlio d’arte del Matador ha preferito tenersi stretta la sesta piazza, dando la chance al teammate solo se si fosse portato in zona DRS. Per scendere sotto al secondo il prodotto della FDA si è dovuto prendere dei rischi, commettendo anche un errore. In quel caso lo spagnolo ha avuto ragione, ma la situazione ha innervosito non poco Leclerc, dopo i trascorsi dello scorso anno.
Furono indimenticabili le circostanze che spinsero Leclerc giù dal podio nelle tappe di Monaco e Silverstone, con tanto di dito puntato in faccia dall’ex team principal Mattia Binotto. Nel complesso la Ferrari ha fatto dei passi in avanti con l’addio dello svizzero, ma Vasseur comunque non ha preso una posizione chiara, ma è una condizione molta diversa rispetto a prima. Nel 2022 Leclerc si era ritrovato con un vantaggio di 46 punti su Max Verstappen, dopo 3 gare.
In quel caso la squadra non ha puntato su di lui tutte le fiches, cercando di rivitalizzare Sainz. Per la Rossa, tra strategie sbagliate, problemi tecnici ed errori gestionali, è stato un suicidio. Verstappen ha recuperato il gap nel giro di poco, mentre la Rossa ha quasi perso il secondo posto per mano della Mercedes. D’ora in avanti la Ferrari, invece, dovrà ritrovare ordine per sperare almeno di chiudere alle spalle della Red Bull Racing.
Ferrari, la scelta di Vasseur
L’ex tecnico della Sauber ha preferito non fissare dei paletti con un numero 1 e numero 2, ma puntare tutto sulla coesione di squadra. Nelle qualifiche australiane Charles si è lamentato di una scia non ricevuta dal teammate. Sono terminati i tempi in cui nella Scuderia modenese erano presenti delle gerarchie chiare. Schumacher e la Ferrari hanno dominato, anche grazie alla presenza di seconde guide come Irvine, Barrichello e Massa.
Dopo l’addio di Raikkonen e Vettel i vertici hanno puntato con decisione su una squadra giovane. I due “Carli” hanno un rapporto sereno, nonostante qualche divergenza. Entrambi vorrebbero portare in alto la Scuderia, sebben l’avversario è di quelli ostici. La Red Bull Racing sembra inscalfibile, almeno in questa fase, con un chiaro ordine gerarchico da Max Verstappen e Sergio Perez.
L’opinione di Alesi su Sainz e Leclerc
L’ex pilota francese della Ferrari, come riportato da Speedweek, ha espresso un giudizio chiaro su un eventuale primo e secondo pilota a Maranello. “Che senso ha sviluppare la macchina se alla prossima gara dicono che Leclerc è il numero 1 e Sainz il numero 2? L’auto deve funzionare in modo affidabile e diventare più veloce. Questo è ciò che conta adesso. La domanda del driver non ha davvero alcuna urgenza”.
La Ferrari non troverebbe giovamento nemmeno con la firma di un progettista geniale come Newey. “Se la Ferrari dovesse fa firmare Newey oggi, non vedremmo la sua prima macchina prima del 2025. Questo è il modo in cui vengono redatti gli accordi moderni. Ferrari e Vasseur devono mantenere la calma e stabilire delle priorità: fermezza, prestazioni, stabilità. Fred deve mettere insieme quei tre punti”, ha chiosato Jean.