MotoGP, le 8 Ducati sono un “problema”? Arriva lo spiffero che sorpende i fan

La Ducati è la casa con più piloti impegnati nella MotoGP odierna, ma dopo tante critiche arriva la frase che sorprende i tifosi.

La MotoGP non sta di certo vivendo un periodo semplice, visto il ritiro dei grandi personaggi che l’hanno resa famosa nel passato, ed anche di un livello di personalità inferiori. A questo si è aggiunto il pesante addio della Suzuki, che ha di fatto portato a cinque le case ufficiali presenti al via della stagione 2023.

MotoGP Ducati (ANSA)
MotoGP Ducati ed il numero di moto in pista (ANSA)

L’abbandono della casa giapponese è stato un fulmine a ciel sereno per la MootGP, che fu annunciato ormai quasi un anno fa e che ci ha privato di una variabile in più, che era anche molto competitiva. La Ducati è il costruttore che schiera più moto di tutti, avendone ben otto in griglia.

Ci sono quattro Desmosedici GP23, ovvero le due factory e quelle gestite dal Pramac Racing, alle quali vanno aggiunte le GP22 gestite dal Gresini Racing e dal Mooney VR46 Racing Team. Tutti gli altri costruttori che prendono parte alla MotoGP non possono affatto competere con questi numeri.

Infatti, la Yamaha ha solo due ufficiali, guidate da Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, dopo l’addio del team RNF. Quest’ultimo ha rimpolpato il pacchetto delle Aprilia, aggiungendo due moto satelliti a quelle ufficiali, e rendendo ben più completa la formazione della casa di Noale.

La Honda ne ha quattro, due ufficiali e due del team LCR, con Alex Rins che si è tolto la prima, grande soddisfazione da quando è in forze alla squadra di Lucio Cecchinello con la grande impresa di Austin. In molti sostengono che la Ducati abbia troppe moto in pista, ma qualcuno non è d’accordo.

MotoGP, Poncharal non è contrario alle 8 Ducati

Il boss di Aprilia MotoGP, ovvero Massimo Rivola, si è scagliato qualche tempo fa con l’eccessivo numero di Ducati in griglia, affermando che gli organizzatori dovessero intervenire alla svelta per calmare le acque e riportare più equilibrio. Non è d’accordo con lui Herve Poncharal, presidente dell’IRTA e membro della GasGas KTM, che ha parlato ai microfoni di “Crash.net“.

Ecco le sue parole: “Sono della Pierer Mobility, ma se la Ducati non schierasse tutte quelle moto, almeno quattro piloti sarebbero senza lavoro. Mi pare una cosa simile a quando si dà la colpa alla Dorna del fatto che ci sono troppi piloti spagnoli, ma sono le squadre che scelgono di avere rider di quella nazionalità“.

Poncharal ha detto che non è giusto impedire alle varie squadre di selezionare le moto con cui vogliono gareggiare, ed è ovvio che non si possa non essere d’accordo con una considerazione di questo tipo: “Non si può impedire ad un team di assumere un pilota di una specifica nazionalità, ed io credo che, allo stesso modo, la Dorna non possa impedire ad una squadra di scegliere la moto che vuole. Questo è un mercato libero, ed è bene che sia così. Credo che un numero così alto di moto abbia aiutato e non ostacolato la MotoGP“.

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