La Mercedes all’attacco in vista di Baku: svelate tutte le loro novità

In Azerbaijan la Mercedes arriva con un cambio al vertice, ovvero il ritorno di Allison alla direzione tecnica. Questi i suoi piani.

Il team principal della Stella Toto Wolff ha dichiarato che a proporre lo scambio di posizioni sarebbe stato lo stesso direttore tecnico Mike Elliott il quale, consapevole di aver fatto un buco nell’acqua con i due recenti progetti W13 e W14, avrebbe ritenuto opportuno farsi da parte per cedere di nuovo lo scranno a James Allison, padre di alcune delle monoposto vincenti dell’era ibrida della F1. Tornato alla sua vecchia posizione, quella occupata fino al 2021, il britannico ha cercato di placare gli animi affermando che gridare al disastro sarebbe sbagliato.

Lewis Hamilton su Mercedes
Lewis Hamilton su Mercedes (Ansa Foto)

L’ultima nata in casa Mercedes on è da buttare via. Al contrario ha alcuni punti forti come l’affidabilità e può vantare su una coppia di piloti come Hamilton e Russell, decisamente esplosiva. Cosa manca dunque per riprendere un po’ dell’antica competitività? Semplice la performance pura.

Anche sotto il profilo delle gomme non è male, ma rispetto alle vetture del passato lo è di meno. In più patisce un po’ la carenza di downforce“, ha spiegato al podcast della F1. Tra gli aspetti da rafforzare, il 55enne ha indicato la maneggevolezza.

La Mercedes ci riprova, cosa farà Allison

L’auto di Stoccarda ha finora dato prova di discreta competitività su tracciati come l’Australia, dove Lewis è salito sul podio, e l’Arabia Saudita, mentre ha faticato maggiormente in Bahrain, dove la trazione è un elemento cruciale ed è necessaria la protezione del retrotreno. Una constatazione già condivisa parlando con i media da Ham, che aveva evidenziato alcune pecche del progetto, tra cui la mancanza di aderenza al posteriore. E ripresa dallo stesso ex Ferrari.

È ancora presto per fare una diagnosi su cosa funzioni o non funzioni sulla vettura, in quanto è in continua evoluzione. E come se si trattasse di una piattaforma in via di sviluppo lungo l’intero corso del campionato. Se dovessi azzardare un commento direi che siamo più forti sulle piste front-limited, mentre patiamo di più quelle che pesano sul retrotreno“, ha analizzato confermando come a Sakhir la squadra abbia sofferto di più a causa del maggior impatto sulle coperture posteriori.

Pur attento a non fare previsioni che si potrebbero rivelare sbagliate, l’ingegnere ha individuato in Barcellona e Silverstone due circuiti che potrebbero portare buoni riscontri per le Frecce d’Argento.

Come anticipato nelle scorse settimane, nelle basi di Brackley e Brixworth si sta lavorando alacremente in vista del GP di Imola, dove dovrebbe fare il suo debutto la W14B, una vera e propria evoluzione della monoposto attuale.

Per intanto ogni fine settimana, l’equipe sta apportando qualche ritocco sempre alla ricerca della prestazione. “A volte si tratta di qualche pezzo in più, altre in meno. Abbiamo scelto la strada della modifica continua, e pure a Baku sarà così, cercando ovviamente di rispettare i limiti del budget cap“, ha concluso il tecnico inglese a proposito della strategia adottata di produrre round per round qualcosa di inedito e utile per migliorare.

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