La Ferrari ha avuto un terribile inizio di stagione, e questo rischia di causare non pochi problemi anche alle gare italiane.
Quello vissuto dalla Ferrari in questi primi mesi del 2023 corrisponde ad uno dei peggiori inizi di stagione di sempre. La Rossa ha accumulato solamente 26 punti in classifica, pagandone già ben 97 dalla dittatoriale Red Bull, che sta cannibalizzando questa stagione facendo capire a tutti gli altri che non c’è nulla da fare.
La SF-23 è la quarta forza in griglia, alle spalle anche dell’Aston Martin e della Mercedes, con quest’ultima che ha già abbandonato il progetto attuale pensando ad un nuovo concept che dovrebbe debuttare ad Imola. Ci sarebbe da piangere, considerando i proclami invernali, con il CEO Benedetto Vigna che in sede di presentazione parlò della Rossa più veloce di tutti i tempi.
La Ferrari ha invece messo in mostra il solito fiasco, un copione che ormai si propone da anni e che non porterà a nulla di buono in futuro. Il team principal Frederic Vasseur ha finalmente deciso di fare piazza pulita, liberandosi degli inadeguati tecnici su cui aveva puntato la gestione di Mattia Binotto.
Il Cavallino è la squadra più amata, soprattutto in Italia, ed il fatto che la competitività sia ben lontana da quella che ci si aspettava, sta demotivando anche i tifosi. Da troppi anni si fanno troppe figuracce e non si vince nulla, ed ora è allarme anche per le due tappe italiane, vale a dire Imola e Monza.
Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna è ormai alle porte, visto che si terrà nel week-end compreso tra il 19 ed il 21 di maggio, tra meno di un mese. Lo scorso anno, ci fu il tutto esaurito, che fu propiziato da due fattori. La Ferrari aveva dominato l’inizio di stagione, con Charles Leclerc in fuga nel mondiale, e si trattava del ritorno ufficiale del pubblico ad Imola, visto che i due anni precedenti avevano visto la disputa a porte chiuse.
Inizialmente, le vendite per quest’anno stavano andando a gonfie vele, ma dopo l’avvio della stagione, si è registrato un netto rallentamento. Lo stesso discorso è valido per il Gran Premio d’Italia, che si terrà a Monza nel week-end compreso tra il primo ed il 3 di settembre, tra diversi mesi.
A lanciare l’allarme sul calo biglietti è stato Angelo Sticchi Damiani, vale a dire il presidente dell’ACI, che si occupa delle organizzazione di questi due eventi, che ovviamente rappresentano il top del motorsport nel nostro paese. Come da lui stesso detto ai microfoni di “Radio RAI“, durante il programma La politica nel pallone, la situazione è tesa.
Ecco le sue parole: “Abbiamo il compito di mantenere gli impegni con la F1, ma in questo momento, le vendite per le gare italiane, quelle di Imola e Monza, non stanno procedendo come potevamo augurarci. In questo caso, fanno la differenza i risultati della Ferrari, e quando essa va meglio, ci sono dei picchi notevoli“.
Quello del rendimento del Cavallino è sicuramente un aspetto importante da valutare, ma c’è anche un’altra cosa non di poco conto. Infatti, la crisi economica che stiamo vivendo è molto vasta, ed i continui rincari sui biglietti non fanno di certo il gioco degli appassionati. A questo punto, bisognerebbe riflettere anche su questo aspetto, e pare essere arrivato il momento per farlo ormai dopo tanto tempo.
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