Si sono concluse le libere 1 della F1 sul circuito di Baku. Il turno è stato caratterizzato anche da una bandiera rossa.
Dopo circa un mese di pausa, i motori delle monoposto di F1 tornano a rombare in quel dell’Azerbaijan. La carovana arriva sul Caspio con delle forze in campo ben definite. La Red Bull resta intoccabile, mentre alle sue spalle l’Aston Martin si è affermata come la sorpresa delle prime tre gare. Da punto interrogativo la situazione della Mercedes, comunque messa meglio della Ferrari, quarta assoluta, e piuttosto deludente.
In queste settimane di pausa proprio dal garage di Maranello sono arrivate notizie per il futuro. Su tutte, l‘addio a fine anno del direttore sportivo Laurent Mekies, il quale andrà a sostituire il team principal di Alpha Tauri Franz Tost.
F1 Azerbaijan, al via l’FP1
Al semaforo verde di quella che sarà l’unica sessione di prove libere del weekend nessuno si sottrae all’azione. Tutti in pista per approfittare di ogni istante disponibile.
Il primo crono significativo è di Sergio Perez con un 1’47″491, seguito dal campione in carica e leader della generale Max Verstappen, e dall’Alpine di Ocon. La mescola media è la più gettonata. Nei primi minuti soltanto l’Alpha Tauri di Nyck De Vries monta le soft.
Bacio al muro senza conseguenze per Leclerc. Le Rosse sono su gomme dure, così come le McLaren. La scuderia di Woking lavora sull’aerodinamica, adottando il fluo-vis sull’alettone. Intanto al vertice si susseguono gli avvicendamenti al vertice. Prima Alonso con la AMR23, poi De Vries e quindi Charles che piazza un 1’45″129.
Attenzione! La AT04 di Yuki Tsuonda su tre ruote per due forature rimediate a seguito di un testacoda. Errore anche per Sainz, ma senza conseguenze.
Mad Max passa in vetta con un 1’43″834. Per l’Alpine di Pierre Gasly un principio d’incendio dopo appena un quarto d’ora dall’inizio. Bandiera rossa. Un bel guaio per le scuderie che in questo fine settimana non hanno molto tempo per aggiustare il set-up. Mentre la sessione è ferma, problemi pure per la Haas di Kevin Magnussen che parcheggia nella via di fuga.
A poco più di mezz’ora dallo start, si può riprendere a girare. Con compound medium le Red Bull dettano il passo, a precedere il #16. E proprio il monegasco si rende protagonista di uno bloccaggio. Interessante notare come la W14 di Russell sia ottava, mentre quella di Hamilton addirittura 12esima.
A poco meno di venti minuti dalla chiusura l’Aston Martin di Stroll si infila in seconda piazza, mentre per l’altra vettura di Alonso ci sono noie al DRS che non si apre.
Le fasi clou della sessione
Passaggio per tutti alle gomme soft. Dopo aver simulato la distanza, ora si passa alla caccia al tempo. Max abbassa ulteriormente il suo tempo, ma arriva Checo con un 1’42″651. Un altro sbaglio per Leclerc. Cedimento dell’ala sulla Williams di Logan Sargeant.
A cinque minuti dalla fine Perez precede Charles e Verstappen. Quarto Sainz. Hamilton è settimo. 1’42″352 per la Ferrari del pilota del Principato.
Bandiera a scacchi! 1’42″315 in volata per Mad Max che si riprende la leadership. Secondo Leclerc e terzo Perez.