Le difficoltà accusate nelle primissime gare del 2023, hanno portato la Mercedes a fare un importante cambiamento nell’organigramma.
Dopo aver ceduto per un po’ di tempo a Mike Elliot la funzione di direttore tecnico della Stella, James Allison è stato richiamato all’appello. Ebbene sì, l’ex Lotus e Ferrari, tornerà a lavorare in pianta stabile a Brackley in vista di un appuntamento clou per la scuderia. Quel GP di Imola in cui è atteso uno step evolutivo sostanziale che dovrebbe portare la W14 a battersi con maggiore frequenza per il podio, dopo quello conquistato da Hamilton in Australia.
Sul fronte delle altre posizioni John Howen resterà capo del progetto, mentre Giacomo Tortora diventerà il referente dell’ufficio tecnico con l’obiettivo di tenere d’occhio i limiti imposti dal budget cap.
Quella del dt uscente non è una rimozione, ma semplicemente uno scambio. Ciò significa che d’ora in poi sarà lui a svolgere il compito di coordinatore fino ad ora nelle mani dll’ex del Cavallino. Quest’ultimo, invece, oltre ad occuparsi del progetto F1, proseguirà parallelamente con il lavoro per l’America’s Cup di vela.
Rimpasto in Mercedes, svelata la ragione
Ma per quale motivo il boss Toto Wolff ha optato per questo rimescolamento? A spiegarlo è stato lui stesso. Innanzitutto si è voluto sgravare di qualche impegno Owen che, tra le altre cose doveva controllare il rispetto del tetto di spesa. Per cui da adesso si concentrerà primariamente sul design del veicolo. Tortora, invece, arrivato nell’equipe tedesca nel 2020 dopo un periodo a Maranello, si dedicherà all’amministrazione dell’ufficio progettazione e allo sviluppo organizzativo.
“Elliot dovrà orientare la costruzione della squadra verso le esigenze del futuro, che prevedono pure il coinvolgimento dell’intelligenza artificiale, per porre le basi a una struttura che possa avere successo per molti anni a venire“, ha argomentato il dirigente austriaco.
Dunque, dal round dell’Emilia Romagna gli aspetti strettamente tecnici torneranno nelle mani di Allison, a cui spetterà un’impresa, quella di rinverdire una macchina sofferente, dicendo addio al concetto delle fiancate azzerate, già rivelatosi fallimentare sulla sorella precedente W13.
Tra gli aspetti dell’auto che verranno ritoccati ci sono sia l’aerodinamica, sia le sospensioni posteriori. L’intenzione è quella di mettere una pezza alla problematica della distribuzione dei pesi e dell’abitacolo troppo spostato in avanti, così come di cercare di ridurre un po’ l’altezza da terra. Un elemento che rappresenta già dall’anno scorso un handicap, influenzando negativamente la prestazione.
Attualmente terza tra i costruttori la Freccia Nera punta a diminuire il gap dalla Red Bull, e più che altro dalla Aston Martin, oggi seconda forza in campo. Dopo tre round la sua diretta rivale resta la Rossa che, tuttavia, tra affidabilità e sfortune varie ha raccolto meno del previsto.
Sulla scia di quanto visto nel 2022 Russell sembra ancora una volta più in sintonia con il mezzo rispetto ad Hamilton. Una mancanza di feeling, quella di Lewis, che lui stesso ha sottolineato anche quando a Melbourne è tornato a casa con un buon risultato. Staremo a vedere se le migliorie introdotte dall’evento del Santerno saranno d’aiuto e gli consentiranno di tornare ad essere il riferimento del box.