Charles Leclerc vorrebbe, semplicemente, lottare per la prima posizione, senza dover sempre pensare ad un problema che sta affliggendo la SF23. Ecco di cosa si è lamentato.
La preoccupazione ha assalito Leclerc, nonostante il secondo posto nella prima Sprint Race dell’anno. Il monegasco è partito alla grande ed ha anche gestito bene la seconda ripartenza dopo la SC, dopo il crash di Tsunoda contro le barriere. Una gomma è saltata e, a quel punto, diversi giri si sono persi tra VSC e SC.
Leclerc non ha potuto granché nella sfida alla RB di Perez. Quest’ultimo si è studiato bene il sorpasso, appena ha avuto la possibilità di aprire l’ala mobile posteriore. Il mismatch prestazionale tra la RB19 e la SF23 è risultato enorme. Non vi è stata possibilità di gestire una situazione che avrebbe potuto prendere anche una piega peggiore per CL16, se non ci fosse stato il tocco di Russell a Verstappen.
L’olandese ha corso con un’auto squarciata, ma nonostante un fondo danneggiata e un buco nella fiancata, si è portato negli scarichi del ferrarista. Una condizione che, salvo clamorosi scenari, ha salvaguardato il secondo posto di Charles. Quest’ultimo ha festeggiato il primo podio stagionale. Pur trattandosi di una SR è una piccola iniezione di fiducia per il futuro. Il problema è legato al degrado gomme della Rossa.
La gara sarà di 51 giri, ma senza SC, sarà dura gestire le mescole con una sola sosta. Potrebbero esserci bandiere gialle, rosse ma, sul piano gestionale, la Rossa è un passo indietro rispetto alla Red Bull Racing. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma in gara anche la Mercedes potrebbe essere davanti alla Ferrari per una questione di minor degrado.
“La gara ha confermato quello che pensavamo: in gara la Red Bull è ancora superiore – ha spiegato Leclerc – Se pensiamo ad un mese fa però noi abbiamo fatto un bel passo avanti. Non si poteva vincere insomma, dovevamo puntare al miglior risultato possibile e ci siamo riusciti. Purtroppo non possiamo fare molte modifiche alla macchina per domani, quindi non so bene cosa aspettarmi: puntiamo comunque alla vittoria“.
Quando Sergio Perez lo ha attacco con l’ala mobile aperta, a quel punto non ha nemmeno opposto resistenza. Avrebbe, semplicemente, degradato ancor di più le mescole. Non è stato superato da Max Verstappen, semplicemente, perché il coetaneo della Red Bull Racing è stato penalizzato dal duello con George Russell.
A Sky Charles ha aggiunto: “Alla fine ho avuto tanto degrado. C’è qualcosa che dobbiamo trovare. L’auto è molto aggressiva con le gomme. Ho provato a stare con Perez, ho spinto ma non c’è ne era di più. Credo che è stato un step in avanti, ma ancora non abbastanza. Oggi abbiamo fatto un buon lavoro, ma non c’era tanto margine. Domani farò lo stesso, proverò a massimizzare tutto e fare meno errori possibili. Poi vediamo cosa sarà possibile. Dobbiamo prendere i punti disponibili”.
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