Leclerc regala speranza ai tifosi Ferrari: la rivelazione sulle novità in arrivo

In un GP di Baku privo di emozioni, Leclerc regala una gioia al Cavallino anche se Perez e Verstappen sono su un altro pianeta.

Al termine di un weekend dell’Azerbaijan lungo e non particolarmente avvincente, Charles Leclerc ha conquistato il terzo gradino del podio, dando un bagliore di speranza ad una Ferrari tornata nel mirino dei media che non l’hanno risparmiata in fatto di critiche. Come previsto dallo stesso monegasco nei giorni scorsi, sulla distanza la SF23 non è stata in grado di reggere il passo della Red Bull. A dispetto di una buon partenza che gli ha consentito di mantenere la prima piazza, nell’arco di pochi giri il sogno è tramontato.

Charles Leclerc
Charles Leclerc (Ansa Foto)

Prima Verstappen e poi Perez lo hanno infilato, superandolo con una tale facilità che pareva fermo. Sintomo che sebbene nel mese scarso di tempo avuto a disposizione siano stati fatti progressi, resta ancora molto da migliorare per sperare di poter lottare per il successo.

La RB19 è su un altro pianeta quando arriva la gara“, ha affermato ai microfoni di Damon Hill. “Se sul giro secco ce la possiamo giocare, ma un chilometraggio più ampio, semplicemente, non è possibile. Loro hanno molto più passo corsa rispetto a noi“, ha proseguito nella disamina, quasi rassegnato che per adesso a non poter fare altro se non accontentarsi dei piazzamenti.

Leclerc non si nasconde, questi sono i suoi limiti

Aggiungendo elementi all’analisi del fine settimana, il #16 ha attribuito ai rivali austriaci la capacità di aver individuato qualcosa di utile per implementare la performance. Quel quid in più di cui loro stessi sono ancora alla ricerca per poter raccogliere risultati maggiormente di peso e poter puntare a restare ancora in lizza per la coppa finale. Al momento l’handicap principale lo si ravvisa nelle prime battute del gran premio, quando la macchina è a serbatoio pieno.

Concentrandosi in particolare sul round azero, il driver del Principato ha più o meno sposato un vecchio pensiero di George Russell, ovvero che la scuderia energetica stia correndo con il freno tirato. Una sensazione, che rende molto complesso comprendere quali siano davvero i valori di forza, e quanto rilevante sia il recupero effettuato. “Di sicuro abbiamo ancora molto lavoro da fare“, ha rimarcato il 25enne, prima di passare alla sfida, che è stato un vero e proprio testa a testa con Fernando Alonso.

Lo spagnolo, a suo avviso, ha giocato molto bene le sue carte, amministrando al meglio le gomme per farsi sotto nelle tornate conclusive, quando ha inanellato temponi di tutto rispetto. “Sapendo che la sua tattica sarebbe stata quella di amministrare, per poi sferrare l’attacco nelle battute decisive, non ho mollato. Anzi ho provato ad imitarlo“, ha svelato. “Ad un tratto si è parecchio avvicinato, ma non a sufficienza da prendermi“.

Dopo aver riconosciuto che pure la AMR23 è superiore alla loro vettura sulla distanza, il Predestinato dato da molti in uscita da Maranello direzione Mercedes, ha fatto professione di fede. “Il team è competitivo. Non so se abbastanza per ridurre il gap, ma credo che gli aggiornamenti daranno frutti“, ha chiosato guardando all’immediato futuro.

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