La De Dion, Bouton et Trépardoux costruì nel 1884 un’auto che entrò nella storia. Il meccanismo di funzionamento era molto ingegnoso.
La storia dell’automobile è ricca di colpi di genio e personaggi illustri che hanno cambiato il mondo della mobilità. Prima dell’invenzione dell’ingegnere Karl Benz, nel 1884, il progetto della casa francese De Dion-Bouton diede un impulso decisivo alla creazione di un mezzo rivoluzionario. La società fu fondata a Puteaux dal conte Jules-Albert De Dion, da George Bouton e dal cognato Charles Trépardoux.
Il conte De Dion era alla ricerca di articoli natalizi, in una strada parigina, quando entrò in un negozio in Boulevard des Italiens. Tra un addobbo e l’altro vide una macchina a vapore in miniatura. Il conte volle sapere chi fosse l’autore dell’opera meccanica e ricevette un indirizzo. A Passage Léon, rue de Clignoncourt, De Dion incontrò Georges Bouton e Charles Trepardoux, ai quali propose la creazione di una società per la costruzione di vere e proprie auto a vapore.
Le prime auto erano, quindi, a vapore ed usavano come combustibili carbone, legno e carta. Più che automobili sembravano carrozze e, contestualmente, in società iniziarono le produzioni di caldaie a vapore. All’epoca, ben prima della moderna transizione elettrica, si erano pensate auto a vapore o elettriche. Erano queste le soluzioni ideate per i mezzi del futuro, non trainati da cavalli.
Auto, la soluzione di Karl Benz
Dopo aver sperimentato il vapore, con ovvi limiti di prestazioni ed autonomia, il mondo dell’automotive fu sconvolto dall’arrivo della prima automobile (con tre ruote) e un carburatore a benzina. Il modello fu ideato dall’ingegnere tedesco Karl Benz. Il 29 gennaio del 1886 venne brevettata la prima automobile a benzina della storia. Il brevetto è stato inserito nel 2011 dall’Unesco nell’Elenco delle Memorie del mondo.
La vettura prese il nome di Patent Motorwagen, rinominata dalla stampa “Velociped” e non era altro che un triciclo a motore. La produzione della Patent Motorwagen avvenne in due versioni e terminò nel 1894. A lasciare tutti senza fiato, il giorno della presentazione del primo modello, fu la spinta del motore a scoppio. Fu registrata all’Ufficio Brevetti dell’Impero Germanico da Karl Benz, riconosciuto come l’inventore dell’automobile. Sebbene le ruote erano più simili a quelle di una bicicletta, l’invenzione ha trasformato il mondo delle quattro ruote.
Il 3 luglio 1886 l’auto percorse qualche decina di metri lungo la Ringstrasse di Mannheim, nei pressi dell’azienda di Benz. La presentazione avvenne con l’ausilio del figlio di Karl Benz che seguì l’auto per rabboccare il carburatore (non avendo ancora un serbatoio) per dimostrare la validità dell’invenzione. Non c’erano le attuali miscele ma la ligroina, una benzina leggera.
Benz montò sul mezzo sopracitato un telaio in tubi d’acciaio, un carburatore e una serie di sistemi per il raffreddamento ad acqua, con tanto di accensione elettrica e l’opportuna sterzatura. Il motore, a quattro tempi, era adagiato nella parte posteriore della vettura e aveva un cilindro orizzontale da 577 centimetri cubi con una potenza di 0,75 cavalli, a 400 giri al minuto. La trasmissione era a cinghia e a catene, mentre l’impianto frenante a ceppi in cuoio.