Il geniale progettista della Red Bull Newey ha svelato cosa farà nelle prossima stagione di F1. Ultimamente è stato al centro di voci.
Le chiacchiere da paddock lo avevano dato in partenza dalla Red Bull, stanco della vita ripetitiva della F1. Ed invece Adrian Newey è ancora qui, pronto a lottare con la Red Bull per un posto al sole. Probabilmente già con un doppio iride in tasca per quanto riguarda il 2023, l’asso del tecnigrafo, si è già proiettato nel domani del team, accordandosi per un rinnovo a lungo termine, con l’obiettivo di fare tripletta, poker e cinquina.
Con ogni probabilità, dunque, nel 2024 lo vedremo ancora tra il garage e il muretto della scuderia energetica per supervisionare i progetti di motore e telaio.
Il contratto del designer di Stratford-upon-Avon, starebbe per essere prolungato, anche perché, al momento, nel box di Milton Keynes non sembra esserci nessuno in grado di prendere il suo posto. Nessun delfino che possa aver appreso da lui l’arte di individuare gli spazi grigi nei regolamenti, o di intravedere la soluzione che non ci si aspettare per tirare fuori un po’ di quella prestazione in più che serve per fare la differenza.
Dopo un ciclo appannaggio della Mercedes, nel 2021 Max Verstappen ha messo in difficoltà Lewis Hamilton, soffiandogli, non senza polemiche, la coppa piloti. Mentre lo scorso anno è arrivato il sorpasso definitivo, con la doppia prima piazza, e numeri stratosferici composti da 17 successi di gara in 22 disputate.
Un trend che si è confermato in questo primo scampolo di campionato, con quattro successi nei GP. Due ad opera del campione in carica, al debutto in Bahrain e in Australia, e due di Sergio Perez in Arabia Saudita e Azerbaijan, dove ha conquistato pure la Sprint Race.
Parlando dell’importanza del 64enne il boss Christian Horner ne ha innanzitutto elogiato l’esperienza e il modo con cui lavorare con i giovani. “E’ motivato e inoltre si mostra sempre interessato al funzionamento sia della divisione motori, sia della Red Bull Advanced Technology“, le parole del dirigente britannico a Motorsport.com.
In vena di complimenti il marito di Ginger Spice ha sottolineato il peso dell’apporto del direttore tecnico Wache, così come del capo del reparto power unit Hodhkinson.
“Ritengo che Pierre stia facendo un ottimo lavoro dal punto di vista dello chassis. Allo stesso modo anche Ben si sta comportando ottimamente per quanto concerne le PU. E ugualmente Rob Gray nel reparto tecnologie avanzate“, ha distribuito i vari meriti, spiegando come sia il collettivo a rendere la squadra tanto forte. Anzi, oggi potremmo dire imbattibile, visto che mentre alle sue spalle i valori in campo variano da circuito a circuito, lei si conferma una costante.
“Abbiamo un insieme di personalità competenti, e ciò permette ad Adrian di non essere obbligatoriamente presente in ogni istante. In sintesi siamo in grado di utilizzare il know-how“, ha concluso evidenziando il marchio di fabbrica dell’ex McLaren e Williams, ovvero il tema della combustione. Un elemento che a suo avviso se gestito bene, può consentire ad un veicolo di staccare tutti gli altri.
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