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La Ferrari prova a rilanciarsi dopo un avvio di stagione stentato, facendo campagna acquisti di tecnici. Nel mirino la Red Bull.
Un po’ come era successo per la Mercedes in epoca di dominio, diventata terreno di caccia per la Red Bull che doveva trovare pezzi pregiati da inserire nel suo reparto power unit, così ora la scuderia energetica si è trasformata in un riferimento per le avversarie per quanto concerne il personale ingegneristico. D’altronde come si potrebbe dare torto agli altri team,dato che l’equipe con base a Milton Keynes nel 2022 si è aggiudicata 17 GP su 22. E quest’anno, finora ne ha vinti quattro a cui va aggiunta la Sprint Race del sabato in Azerbaijan.
Non stupisce quindi che, pure la Ferrari abbia cominciato a fare un giro di colloqui per capire chi potrebbe attrarre a sé, con la speranza di tornare finalmente competitiva ed occupare le posizioni per cui è nata. Purtroppo, non imponendosi tra i costruttori dal 2008 e tra i piloti dal 2007 l’unico appeal che rimane è quello storico. Perché volenti o nolenti, coloro che con qualsiasi compito lavorano a Maranello hanno quel quid in più a livello di curriculum.
Ferrari in trasformazione, cosa vuole Vasseur
A differenza di quello che fanno molti, ovvero nicchiare o negare, il responsabile del muretto della Rossa Frederic Vasseur, ha onestamente ammesso di essere alla ricerca di qualche pedina utile a rafforzare l’organico, soprattutto dopo l’annuncio avvenuto alla vigilia del round di Baku, riguardante il trasferimento dell’attuale direttore sportivo Laurent Mekies in Alpha Tauri.
“Stiamo conducendo una massiccia operazione di reclutamento. Spesso ci si sofferma sui nomi di chi va via, quando tanti altri stanno arrivando“, la confessione dell’erede di Mattia Binotto a La Gazzetta dello Sport.
Tra i posti vacanti figura anche quello di capo del concetto veicolo, lasciato libero in avvio di Mondiale da David Sanchez. Tra i nomi che il Cavallino avrebbe inquadrato per tentare l’assalto, ci sarebbe stato anche quello di Enrico Balbo, boss aerodinamico degli austriaci, il quale, tuttavia, pare abbia declinato l’offerta.
Come detto, a fronte della scarsa competitività della SF23, o comunque troppo discontinua da dare speranza di immediato successo, non sono in molti a sentirsi pronti ad abbandonare Christian Horner e soci. La Ferrari di oggi è molto più debole di un tempo a livello politico. Senza contare che la scarsa presenza della presidenza, oltre che in generale degli alti vertici, non aiuta ad attrarre nuovo staff, specialmente se valido.
Sul tema vi sarebbe un retroscena, venuto a galla soltanto adesso. Dan Fallows, grande esperto di aerodinamica, ex Red Bull, e principale artefice del boom Aston Martin, sarebbe stato contattato nel recente passato da Binotto, il qualche lo avrebbe voluto nel gruppo già nel 2021. La trattativa sarebbe stata in fase avanzata e ci sarebbe pure stato un accordo di massima tra le parti, ma, purtroppo, saltò tutto. Il motivo? Le richieste economiche un po’ troppo esose del tecnico.
Non avendo problematiche di questo tipo Lawarence Stroll si fece subito avanti, e così riuscì a portarlo a Silverstone con risultati che sono, eufemisticamente parlando, più che palesi.