La FIAT ha fatto la storia dell’automobile in Italia, ma in pochi sanno il motivo per cui è denominata anche Lingotto.
Oggi nei suoi padiglioni la gente fa shopping, segue lezioni, mangia o si guarda un film. Ma fino a quarant’anni fa lo stabilimento del Lingotto è stato il centro nevralgico di produzione dei veicoli a marchio FIAT e Lancia. L’ultimo modello fu la Delta, uscita nel 1983 e ancora nel cuore degli appassionati.
Ma per andare alle radici di una fabbrica gigantesca il cui nome è diventato sinonimo del brand bisogna riavvolgere il nastro, addirittura al maggio 1923 quando il re Vittorio Emanuele III in persona presenziò all’inaugurazione.
FIAT, la storia del Lingotto
A dispetto di quanto si possa credere, dietro alla denominazione Lingotto legato a FIAT non si cela alcuna storia poetica. Il Lingòt, per dirla alla piemontese, è semplicemente il quartiere della Circoscrizione 8 che si trova a sud-est della città di Torino e dove venne costruita l’azienda.
Nato verso il quindicesimo secolo come latifondo rurale tra il capoluogo e Moncalieri, l’abitato prendeva il nome dalla cascina agricola sita nella zona nota come Basse del Lingotto. Successivamente furono i nobili Lingotto a permettere al borgo di conservare la qualifica, visto che l’ultimo erede della famiglia, tale Melchiorre, ricoprì il ruolo di sindaco proprio a Moncalieri.
Al principio del XVII secolo, arrivarono in gran numero artigiani e contadini protetti dalla diocesi cattolica del beato Valfré e dal dominio feudale di Vittorio Amedeo II di Savoia. Quella che si chiamava piccola chiesetta del Lingotto fu in seguito dedicata a San Giovanni Battista. Rasa al suolo dai bombardamenti del 4 giugno 1944 fu ricostruita e consacrata nel 1978.
Fatta questa premessa storica, veniamo a noi. Nel 1915, sulle macerie del vecchio podere di proprietà della famiglia nobile Robilant, Emanuele Cacherano di Bricherasio, Cesare Goria Gatti e Giovanni Agnelli, che nel 1899 avevano dato vita alla Fabbrica Italiana Automobili Torino, decisero di farci i reparti che avrebbero sfornato milioni di vetture.
La trasformazione degli anni recenti
Nel giro di poco tempo il Lingotto diventò molto di più di un semplice luogo di lavoro, visto che tutto attorno vennero costruite le abitazioni per chi ci lavorava. Insomma dal 1922 al 1936 l’area crebbe in maniera esponenziale, portando ricchezza e notorietà alla fabbrica torinese.
Addirittura nel 1969 il famoso tetto allestito a mo’ di pista di collaudo delle autovetture, venne immortalato nella pellicola “The Italian Job”.
Da sempre avvicinata alla FIAT, la zona del Lingotto fu altresì sede dei Mercati Generali Ortofrutticoli di Torino sud. Mentre nel 1933 venne costruito lo Stadio Municipale poi diventato Comunale, operativo dal 1945 al 2005.
In occasione delle Olimpiadi Invernali Torino 2006 venne impreziosita da nuovi edifici, a cui si sommò il cosiddetto “Villaggio Olimpico”, che normalmente ospita gli atleti. Nel 2010, invece, in occasione del prolungamento della linea 1 della metropolitana torinese, fu arricchita di una stazione ad hoc, denominata appunto Lingotto e adiacente al centro direzionale della FIAT.
Ora, come anticipato all’inizio del nostro racconto, l’area è nota perlopiù per il grande centro commerciale creato, ma nella mente dei nostalgici il Lingotto è e resterà sempre il luogo in cui sono nate macchine gloriose.